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TESTO Commento su Luca 12,1-7

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Venerdì della XXVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (15/10/2004)

Vangelo: Lc 12,1-7 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Radunatesi migliaia di persone che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: «Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia».

Come vivere questa Parola?

Sullo sfondo di una folla che si accalca attorno a Gesù al punto da "calpestarsi a vicenda" l'esordio di quello che Gesù dice è come un portale di luce sulla qualità vera del vivere. Egli mette in guardia da un lievito cattivo che fa fermentare tutta la massa dei nostri giorni nel senso del peggiore deterioramento: quello della bugia esistenziale. Questa infatti è l'ipocrisia! Un badare alle apparenze, anziché alla verità dell'essere. ci tengo a sembrare giusto e buono e bravo. Pur di intascare apprezzamenti positivi e far bella figura, vengo spesso a compromessi. Snocciolo facilmente bugie e atteggiamenti esteriori a cui non corrisponde quel "nocciolo" profondo di me che è il mio cuore, sede decisionale e autentica del mio vivere. Quello che penso sento e credo nella mia coscienza non corrisponde con quello che dico e manifesto. E ciò avviene per due ragioni: per quell'orgoglio e vanità che m'impediscono di cercare semplicemente ciò che piace a Dio; oppure per quella paura di soffrire che mi fa soppesare e valutare ogni piccola pena, mettendomi sempre sulle difensive. Il correttivo? Prendere sul serio ciò che ancora dice Gesù: "Non temete. Voi valete più di molti passeri". Il Signore ulteriormente ci consola e ci spinge al coraggio della verità, dicendo: "Non temete gli uomini che possono uccidere il corpo e dopo non possono far nulla; temete piuttosto colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella geenna".

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi percepisco infinitamente amato da Dio che, in Cristo Gesù, mi ha liberato perché restassi libero da quella grande schiavitù che è l'ipocrisia

Signore Gesù, tu sei la Verità! Fammi "vero" nel pensiero, nelle parole, negli atteggiamenti, in tutto il mio operare. Fa' che la mia vita in te si espanda autentica e libera nel tuo amore.

La voce di un dottore della Chiesa

La verità che si è degnata svelarsi all'anima mia è la Verità per essenza, senza principio e senza fine. Da questa Verità dipendono tutte le altre verità, come da questo Amore tutti gli altri amori e da questa Grandezza tutte le altre grandezze.
S. Teresa di Gesù

 

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