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TESTO Commento su Giovanni 15,9-17

Paolo Curtaz  

S. Mattia (14/05/2015)

Vangelo: Gv 15,9-17 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 15,9-17

9Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

12Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. 13Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. 14Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. 15Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. 16Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

Oggi è la festa di san Mattia apostolo, scelto dal gruppo dei Dodici in sostituzione di Giuda dopo la Pentecoste, per ristabilire il progetto originario di Gesù. Un apostolo di riserva entrato in campo sul finire della partita...

La maggioranza delle nostre vite sono piccine e insignificanti agli occhi del mondo. Intorno a noi ci si fa credere che esistano molteplici possibilità, vite straordinarie e realizzate, percorsi capaci di condurci alla fama e alla ricchezza. Quante bugie! I destini del mondo sono in mano a poche persone che conservano con astuzia il loro potere. A tutti noi è data una minima possibilità di realizzazione in questi tempi così severi ed impegnativi! Per quanto possediamo delle qualità e ci impegniamo, il fatto di realizzare i nostri sogni è legato a infinite variabili. Quasi sempre finiamo col fare l'unico lavoro che abbiamo trovato e di amare l'unica persona che ha voluto stare con noi... Ed ecco la buona notizia: come Mattia, Dio ci tira in ballo quando meno ce lo aspettiamo. Se abbiamo passato la nostra vita su una panchina al bordo del campo di gioco, se abbiamo visto tanti altri passarci davanti e giocare, ciò non significa che siamo perdenti o incapaci. Forse agli occhi del mondo, ma non agli occhi di Dio che ci valorizza e ci fa giocare la partita della salvezza. Animo, allora, e pronti a entrare in campo!

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