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TESTO Perché state a guardare il cielo?

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Ascensione del Signore (Anno B) (01/06/2003)

Vangelo: Mc 16,15-20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 16,15-20

15E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. 16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. 17Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

19Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.

20Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Oggi più che mai risuona l'appello di Cristo ad essere missionari ad gentes, per testimoniare in parole ed opere la speranza del ritorno glorioso del Cristo Risorto. Di fronte alle apparizioni di Gesù, prima della sua ascesa gloriosa in cielo, gli Apostoli erano increduli e timorosi, ma la presenza viva del Risorto in mezzo a loro diede lo slancio necessario affinché potessero annunciare a tutti il mistero dell'amore misericordioso del Padre rivolto all'umanità, manifestatosi nella passione e morte del Figlio e nella sua Resurrezione. L'invito di Gesù ai primi discepoli è stato di annunciare a tutti questo messaggio di Salvezza. Coloro che credono in questo Vangelo hanno il compito di annunciare al mondo la speranza e la certezza che Cristo è la Salvezza di ogni uomo. Il vero discepolo, l'inviato di Cristo, è colui che ha ricevuto una chiamata: testimoniare l'amore del Cristo per l'umanità intera e rendere viva la Sua presenza in mezzo al suo popolo. Il suo atteggiamento nell'annuncio è rivolto al cielo nella contemplazione dell'unico, vero Bene e alla terra nella quale la vita del vero discepolo è il riflesso del Bene che proclama. Il cuore e la mente dell'inviato di Cristo è nel cuore e nella mente di Colui che l'ha chiamato a testimoniarlo, ma i suoi frutti, attraverso le sue opere, appartengono alla terra perché la santifichi. Ogni membro del popolo di Dio è il volto di questo inviato, perciò tutti noi membri della Chiesa di Dio, in qualsiasi stato di vita, siamo chiamati a rispondere a questo invito amorevole del Padre e del Figlio che oggi siede alla Sua destra, ma opera prodigi per confermare l'impegno missionario di tutta la sua Chiesa che annuncia incessante la salvezza operata da Gesù. Gesù è asceso al cielo lasciando il suo Spirito perché operante in coloro che credono in Lui manifesti la potenza del suo amore che opera ogni giorno meraviglie. Gli Apostoli, ieri, noi tutti Cristiani, oggi, certi della sua viva Presenza, accogliamo l'invito a partire per annunciare a tutti che il Figlio di Dio è risorto, ha vinto la morte, ci ha dato la vita eterna sconfiggendo il male.

 

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