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TESTO
Arcobaleno di pace sul mondo a Natale:
silenzioso allinearsi di Cristo coi poveri.
Aurora di pace per l'Epifania:
silenzioso allinearsi di Cristo con i peccatori.
Tripudio di pace a Pasqua:
silenzioso allinearsi di Cristo con i non violenti
che sconfiggono il male su una croce.
Scarica la raccolta completa di preghiere e testi di don Valentino Salvoldi
natalepasquaredenzionemisericordiamitezzanon violenza
inviato da Don Valentino Salvoldi, inserito il 16/06/2015
TESTO
2. Le preferenze del cristiano 3
Il cristiano preferirà sempre essere incudine piuttosto che martello, derubato che ladro, ucciso che uccisore, martire che tiranno.
cristianocristianesimotolleranzaumiltàdocilitànon violenzamitezzabontà
inviato da Qumran2, inserito il 16/05/2013
TESTO
Fa' come la palma: le tirano sassi e lei lascia cadere i datteri.
serenitànon violenzapositivitàperdonogentilezza
inserito il 11/02/2011
TESTO
Ritengo che la donna sia la personificazione di quella che io chiamo "non violenza", che significa amore infinito capace di assumere il dolore.
Permettiamo alla donna di estendere questo amore a tutta l'umanità. A lei è dato di insegnare la pace ad un mondo lacerato.
inviato da Mariella Romanazzi, inserito il 11/12/2002
TESTO
5. La forza più irresistibile 2
La nonviolenza dei forti è la forza più irresistibile che esista al mondo.
inviato da Ilaria Zocatella, inserito il 27/11/2002
TESTO
6. La nonviolenza, forza dello spirito
Non sono un visionario. Mi ritengo un idealista pratico.
La religione della nonviolenza non è intesa soltanto per i saggi indù e per i santi.
E' intesa anche per la gente comune.
La nonviolenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti.
Lo spirito giace in letargo, nel bruto, ed egli non conosce altra legge
che non quella della forza fisica.
La dignità umana chiede che si obbedisca a una legge più alta: alla forza dello spirito.
vendettanon violenzaodioforzaspirito
inviato da Emilio Centomo, inserito il 27/11/2002
TESTO
Mi oppongo alla violenza perché, anche quando pare apportare il bene, si tratta solo di un bene temporaneo, mentre il male che arreca è permanente.
violenzanon violenzaguerrapaceconflitti
inviato da Chicco Ambrosino, inserito il 22/11/2002
TESTO
don Primo Mazzolari, Tu non uccidere
Ci siamo accorti che non basta essere custodi della pace e neanche uomini di pace nel nostro intimo, se lasciamo che altri ne siano i soli testimoni. Come cristiani dobbiamo essere in prima linea nello sforzo comune verso la pace. Davanti per vocazione non per paura. Quando fa buio la lampada non la si mette sotto la tavola.
Opponendo guerra a guerra, violenza a violenza non si fa che moltiplicare le rovine. Invece di uno saremo in due a buttar giù, non importa se per ragioni o con animi opposti. Perché non ammazzo chi non è d'accordo con me, non vuol dire che io sia d'accordo con lui. Non l'ammazzo perché sono certo che la mia verità ha tanta verità da superare l'errore dell'altro. La verità non ha bisogno della mia violenza per vincere. Il cristiano è contro ogni male, non fino alla morte del malvagio, ma fino alla propria morte, dato che non c'è amore più grande che quello di mettere la propria vita a servizio del bene del fratello perduto. Vince chi si lascia uccidere, non chi uccide. La storia della nostra redenzione si apre con la strage degli Innocenti e si chiude con il Calvario.
Un cristiano deve fare la pace anche quando venissero meno le ragioni della pace. Al pari della fede, della speranza e della carità, la pace è vera beatitudine, quando non c'è tornaconto o interesse o convenienza, vale a dire quando incomincia a sembrare follia davanti al buon senso della gente ragionevole.
Tutti si battono e si sputano addosso e aizzano gli uomini, i tuoi figli, gli uni contro gli altri. Tutti si armano pieni di superbia. Tutti fanno come se la pace e la guerra fossero in loro potere.
paceperdononon violenzagiustiziaamare i nemiciconflitti
inviato da Gianmarco Marzocchini, inserito il 03/05/2002
TESTO
9. Beati gli operatori di pace 1
Sai chi sono gli operatori di pace di cui parla Gesù? Non sono quelli che chiamiamo pacifici, che amano la tranquillità, non sopportano le dispute e si manifestano per natura loro concilianti, ma spesso rivelano un recondito desiderio di non essere disturbati, di non volere noie.
Gli operatori di pace non sono nemmeno quelle brave persone che, fidandosi di Dio, non reagiscono quando sono provocate o offese.
Gli operatori di pace sono coloro che amano tanto la pace da non temere di intervenire nei conflitti per procurarla a coloro che sono in discordia.
Può essere portatore di pace chi la possiede in se stesso.
Occorre essere portatore di pace, anzitutto nel proprio comportamento di ogni istante, vivendo in accordo con Dio e facendo la sua volontà.
Gli operatori di pace si sforzano poi di creare legami, di stabilire rapporti fra le persone, appianando tensioni, smontando lo stato di guerra fredda che incontrano in tanti ambienti di famiglia, di lavoro, di scuola, di sport, fra le nazioni, ecc.
Anche in casa tua, forse, sei al corrente, magari da tutta la vita, che il papà non rivolge la parola allo zio, da quando una volta hanno litigato. Così sai che la tua nonna non parla con la signora del piano di sopra perché fa sempre rumore. Conosci rivalità sul lavoro fra qualche tuo amico. Sei forse tu stesso in lite con i compagni di scuola; e i rapporti con i coetanei, che frequentano gli stessi tuoi sport, non sono sempre esemplari; domina in te il desiderio sfrenato di essere il primo, di superare l'altro e non sempre per pura emulazione.
Se vivi in una comunità hai osservato certamente quanti piccoli e grandi dissapori nascono e si alimentano. La televisione, il giornale, la radio ti dicono ogni giorno come il mondo è un immenso ospedale e le nazioni sono spesso grandi malate che avrebbero estremo bisogno di operatori di pace per sanare rapporti spesso tesi e insostenibili che rappresentano minacce di guerra, quando essa non è già in atto.
La pace è un aspetto caratteristico dei rapporti tipicamente cristiani che il credente cerca di instaurare con le persone con le quali sta in contatto o che incontra occasionalmente: sono rapporti di sincero amore senza falsità né inganno, senza alcuna forma di implicita violenza o di rivalità o di concorrenza o di egocentrismo.
Lavorare e stabilire simili rapporti nel mondo è un fatto rivoluzionario. Le relazioni che esistono nelle società sono infatti generalmente di tutt'altro tenore e, purtroppo, rimangono spesso immutate.
Gesù sapeva che la convivenza umana era tale e per questo ha chiesto ai sui discepoli di far sempre il primo passo, senza aspettare l'iniziativa e la risposta dell'altro, senza pretendere la reciprocità: "Io vi dico: amate i vostri nemici... Se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario?".
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 10/04/2002
TESTO
Martin Luther King, La forza di amare
Ai nostri più accaniti oppositori, noi diciamo: noi faremo fronte alla vostra capacità di infliggere sofferenze con la nostra capacità di sopportare le sofferenze; andremo incontro alla vostra forza fisica con la nostra forza d'animo. Fateci quello che volete, e noi continueremo ad amarvi. Noi non possiamo, in buona coscienza, obbedire alle vostre leggi ingiuste, perché la non-cooperazione col male è un obbligo morale non meno della cooperazione col bene. Metteteci in prigione, e noi vi ameremo ancora. Lanciate bombe sulle nostre case e minacciate i nostri figli, e noi vi ameremo ancora. Mandate i vostri incappucciati sicari nelle nostre case, nell'ora di mezzanotte, batteteci e lasciateci mezzi morti, e noi vi ameremo ancora. Ma siate sicuri che vi vinceremo con la nostra capacità di soffrire. Un giorno, noi conquisteremo la libertà, ma non solo per noi stessi: faremo talmente appello al vostro cuore ed alla vostra coscienza che alla lunga conquisteremo voi, e la nostra vittoria sarà una duplice vittoria.
pacenon violenzaamare i nemiciperdono
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 10/04/2002