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TESTO
Martin Buber, I racconti dei Chassidim
E' come un povero che non ha mangiato da tre giorni e i suoi abiti sono stracciati e così egli appare davanti al re; ha forse bisogno di dire cosa desidera? Così sta il fedele davanti a Dio, egli stesso è una preghiera.
preghierarapporto con Diopovertàadorazione
inviato da Qumran2, inserito il 03/01/2013
TESTO
Tutti gli uomini hanno accesso a Dio, ma ciascuno ha un accesso diverso.
Diofedericerca di sensorapporto con Dio
inviato da Cinzia Novello, inserito il 24/06/2012
TESTO
Martin Buber, Storie e leggende chassidiche, Mondadori
Rabbi Mendel soleva lamentarsi: "Fino a che non c'erano ancora le strade maestre, la notte bisognava interrompere il viaggio. E allora nella locanda si dicevano in pace salmi, si apriva un libro e si ragionava tra ebrei. Ora si viaggia sulla strada maestra notte e giorno, e non vi è più pace".
progressofrettainterioritàtemposilenzioesteriorità
inviato da Elena Calvini, inserito il 05/09/2010
TESTO
Martin Buber, Storie e leggende chassidiche, Mondadori
Rabbi Bunam disse ai suoi chassidim: "La grande colpa dell'uomo non sono i peccati che commette: la tentazione è potente e la forza dell'uomo è poca! La grande colpa dell'uomo è che in ogni momento potrebbe convertirsi e non lo fa".
conversionepeccatotentazioneimpegnovita spiritualecambiamento
inviato da Elena Calvini, inserito il 05/09/2010
TESTO
Non si può cercare la pace se non in se stessi, finché qui non la si è trovata.
pacepace interioreserenitàinteriorità
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 05/12/2004
TESTO
C'è un grande tesoro che si può trovare in un unico luogo al mondo.
E' una cosa che si può chiamare compimento dell'esistenza.
Il grande tesoro è: lasciar entrare Dio nel presente.
E il luogo in cui si trova questo tesoro è dove sei tu ora.
inviato da Mariella Romanazzi, inserito il 14/12/2002
TESTO
7. Responsabilità di un io per un tu
L'amore è responsabilità di un io per un tu.
Una nuova concreta esperienza del mondo ti è posta fra le braccia.
Un bambino ti ha preso la mano?
Tu sei responsabile del suo contatto. Una moltitudine umana si muove attorno a te? Tu sei responsabile delle sue necessità.
responsabilitàumanitàimpegnoeducare
inviato da Mariella Romanazzi, inserito il 14/12/2002
TESTO
Martin Buber, Il cammino dell'uomo
Bisogna che l'uomo si renda conto innanzitutto lui stesso che le situazioni conflittuali che l'oppongono agli altri sono solo conseguenze di situazioni conflittuali presenti nella sua anima, e che quindi deve sforzarsi di superare il proprio conflitto interiore per potersi così rivolgere ai suoi simili da uomo trasformato, pacificato, e allacciare con loro relazioni nuove, trasformate.
Indubbiamente, per sua natura, l'uomo cerca di eludere questa svolta decisiva che ferisce in profondità il suo rapporto abituale con il mondo: allora ribatte all'autore di questa ingiunzione - o alla propria anima, se è lei a intimargliela - che ogni conflitto implica due attori e che perciò, se si chiede a lui di risalire al proprio conflitto interiore, si deve pretendere altrettanto dal suo avversario. Ma proprio in questo modo di vedere - in base al quale l'essere umano si considera solo come un individuo di fronte al quale stanno altri individui, e non come una persona autentica la cui trasformazione contribuisce alla trasformazione del mondo - proprio qui risiede l'errore fondamentale [...].
Cominciare da se stessi: ecco l'unica cosa che conta. In questo preciso istante non mi devo occupare di altro al mondo che non sia questo inizio. Ogni altra presa di posizione mi distoglie da questo mio inizio, intacca la mia risolutezza nel metterlo in opera e finisce per far fallire completamente questa audace e vasta impresa. Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo è la trasformazione di me stesso. Se invece pongo due punti di appoggio, uno qui nella mia anima e l'altro là, nell'anima del mio simile in conflitto con me, quell'unico punto sul quale mi si era aperta una prospettiva, mi sfugge immediatamente.
[...] "Cerca la pace nel tuo luogo". Non si può cercare la pace in altro luogo che in se stessi finché qui non la si è trovata. E' detto nel salmo: "Non c'è pace nelle mie ossa a causa del mio peccato". Quando l'uomo ha trovato la pace in se stesso, può mettersi a cercarla nel mondo intero.
perdonopaceconflittiserenitàpace interioreamare i nemici
inviato da Luca Peyron, inserito il 03/12/2002