la gerarchia dei valori

don Ezio Stermieri

Domenica di Pasqua - Risurrezione del Signore (Anno C) (8 aprile 2007)

Il brano di Vangelo (Gv) ascoltato parla di una "corsa", di una urgenza e fretta per scoprire che la tomba è vuota, Gesù è risorto e questo fatto che Dio pone nella storia cambia il senso della vita umana: l'uomo non è materia escrescente consapevole di morire, ma figlio chiamato alla vita che in Dio ha il suo per sempre e in Cristo la sua esemplarità e il destino della vita: i Cieli nuovi e la Terra nuova.

Cambia dunque la gerarchia dei valori. Non più l'arrabattarci non senza fatica e delusioni per curare qualcosa dell'esistenza, ma cercare quelle 'cose' di lassù, quella possibilità, moralità, impegno nuovo di guardare che valore assume il nascere, il creare, l'amare, il lavorare, il soffrire, lo stesso morire alla luce del fatto che l'orizzonte della nostra coscienza di vivere è la vita stessa.

Non può non nascere da questa coscienza nuova la Comunità di Coloro che incontrato Gesù l'hanno seguito, ne hanno apprezzato l'insegnamento, hanno constatato che il bene che ha fatto era Dio che lo compiva in Lui, con Lui passano la morte per risorgere a vita nuova nel tempo e vivere la vita nuova nell'eternità.

È la festa dei battezzati, oggi, dei Cristiani, dei risorti, dei non rassegnati, di un popolo che ha posto nell'esplosione d'amore di Dio la fugacità del proprio esistere.