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TESTO I veri valori della vita

don Roberto Rossi  

XXIV Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (17/09/2006)

Vangelo: Mc 8,27-35 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 8,27-35

27Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». 28Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profeti». 29Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». 30E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.

31E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. 32Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. 33Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

34Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.

Nell'esperienza di Pietro, di cui ci parla il vangelo, vediamo gli "alti e i bassi" della fede.

In questa situazione ci troviamo spesso anche noi. Possiamo alternare giorni in cui abbiamo una fede viva ad altri in cui siamo aridi; situazioni in cui sentiamo la bellezza delle parole di Gesù, altre in cui non riusciamo ad accettare il suo pensiero, il suo stile, il suo messaggio, che sono in contrasto con le nostre idee e con la mentalità comune del mondo. Pietro si era entusiasmato, aveva lasciato tutto, aveva seguito Gesù, aveva avvertito che era la persona più affascinante, l'inviato di Dio, il Salvatore. Ma forse aveva ancora un concetto trionfalistico del Messia, come il potente che fa vedere la grandezza di Dio, che libera il suo popolo dai dominatori umani, che esalta i suoi seguaci... Invece Gesù comincia apertamente a dire che dovrà soffrire molto, verrà riprovato e condannato, sarà ucciso... Pietro nella sua impostazione, nella sua idea di Dio e del Messia, non può accettare tutto questo e protesta e rimprovera Gesù.

Allora Gesù con estrema decisione e schiettezza, rimprovera Pietro (il suo amico, colui che ha scelto come capo, colui che ha fatto la sua bella professione di fede...). Gli dice di andarsene e lo chiama "tentatore", "satana", perché "tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini". Notiamo come Gesù, proprio perché vuol bene a Pietro, perché lo vuole salvare e lo vuol far diventare un salvatore per la fede degli altri, ha questo atteggiamento deciso e duro.

Gesù sa che la salvezza viene dalla croce, dalla sofferenza, dal dono di tutto se stesso per noi. E il Figlio di Dio compirà la sua opera più grande proprio quando morirà sulla croce: "Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio"; quello sarà il momento dell'amore grande e infinito di Dio per tutti.

Tante volte il mondo in cui viviamo, e noi stessi, avvertiamo le tentazione del successo, dell'efficienza, della carriera, del benessere, del potere, del piacere, dell'egoismo nel pensare solo a noi stessi...

Gesù dice anche a noi: Attenzione perché in questa maniera pensate secondo gli uomini e non secondo Dio. E' una grande tentazione. E' un'illusione, perché si pensa che questi siano i valori della vita, invece sono la rovina della vita. Ne abbiamo sempre davanti agli occhi tanti esempi, oltre a quelli riportati dai giornali o dalla televisione. L'egoismo e le tentazioni umane seminano tanto male.

E' l'amore che ci salva; è l'amore vero e disinteressato la cosa più importante che rende bella la vita, che aiuta il prossimo, che non guarda in faccia ai sacrifici pur di aiutare tutti.

Gesù ci parla al cuore e ci dice come può essere importante ogni croce, ogni sacrificio che incontriamo, se li portiamo con Lui. Ci rivela la verità profonda della vita, una verità che non è facile capire, ma che quando la si vive è una luce e un tesoro prezioso: "Chi vuol vivere la sua vita solo per sé, per il suo egoismo, i suoi interessi, la perde; chi invece "perde", cioè vive la sua vita per il Signore, per il vangelo, per il bene degli altri, la salva, cioè la realizza nella maniera più piena e duratura. Così hanno fatto i santi, così fanno ogni giorno tante anime belle che diffondono la bontà, la fede, l'amore del Signore.

 

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