TESTO In vacanza con la verità
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Giovedì della XV settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (20/07/2006)
Vangelo: Mt 11,28-30
Noi abbiamo sempre un giogo che ci fa lavorare, in ogni momento.
E' il giogo morale che la vita ci impone nel suo farsi, e che poi noi imponiamo agli altri, a livello personale, a livello famigliare, a livello amicale, a livello umano, sociale e religioso (soprattutto questo).
Noi lavoriamo anche di notte con la nostra fantasia, con la memoria e con la mente: un lavorìo non sempre conscio, ma che comunque richiede e consuma le nostre energie, affaticandoci.
Succede anche che quando andiamo in vacanza, tanto e tanto facciamo di attività corporee e morali, che alla fine abbiamo consumato più energie nei giorni di riposo che in quelli lavorativi.
Pensiamo anche solo allo stress da traffico che ci rode nell'andata o nel ritorno, o l'attesa coatta da subire e sopportare come peso a un aereoporto, a una stazione,...
E tornando dalla vacanza, forse siamo più stanchi di prima; o no?
C'è un giogo che oggi ci viene proposto, a noi affaticati e stanchi per una cosa o per l'altra: il giogo della verità.
Questa è la vera vacanza, questo è il vero ristoro, il luogo dove ritemprare le forze e poter dire: sto proprio riposando: la verità.
Il giogo della verità è dolce, il suo carico è leggero, e la nostra anima ne viene quindi rinvigorita come non mai.
Con la verità si è sempre in vacanza, perché il suo giogo ci ritempra.