PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Pane e vino

don Luciano Sanvito

don Luciano Sanvito è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!

XX Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (20/08/2006)

Vangelo: Gv 6,51-58 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 6,51-58

51Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

52Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». 53Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. 54Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. 55Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. 57Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. 58Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Pane e vino...possono illuderci di un nutrimento materiale come sostegno alla nostra piacevole vita e alla bontà dei nostri rapporti.

Pane e vino evangelicamente situati diventano le linee binarie della purificazione dall'influsso strettamente mondano e ci lanciano con decisione verso la meta di una vita che vale e che riceve eternità.

L'essenzialità e la fondamentalità del pane ci riportano all'origine del cibo e alla sua originalità vera, impedendo di invischiarci nelle pasticcerie e negli impiastri del mondo che passa e che come una sirena ci avvinghia ora qua e ora là. Il pane presentato dal Vangelo è nutrimento di stabilità e garanzia di incorruttibilità, da un lato; dall'altro è vivo, cioè fresco e fragrante, cioè adatto a noi e al momento dell'oggi.

E' quello che ci serve ora e qui per vivere, per crescere e per orientarci in tutti gli altri cibi materiali e morali derivati.

L'ebbrezza del vino e ci richiama alla necessità di assumere questa benefica droga per poter affrontare il soffrire della vita quotidiana, che ci permette di discernere, di potare e di purificare noi stessi e gli altri, secondo quell'atteggiamento che fa spargere sangue, che cioè tocca nel profondo, provocando la ferita della verità, quale spada a doppio taglio, tagliente sul bene e sul male. Il sangue non è solo per la ferita, ma occasione per far scorrere la vitalità vera, per non lasciare che si formino i grumi embolici e della sclerosi della mente, dell'anima, e che infarciscono il cuore, provocando l'infarto morale, e la chiusura mortale.

La vita eterna garantita come un'ombra nel nostro cammino umano, accostandoci ai segni solari del pane e del vino evangelici, diventa la proposta e la meta del procedere quotidiano di ognuno di noi oggi, chiamato dal vangelo a riscoprire nel pane e nel vino la possibilità di entrare in comunione con Colui che gli dona l'eterna gioia in questa vita illuminata.

 

Ricerca avanzata  (53942 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: