TESTO Commento su Matteo 5,27-32
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Venerdì della X settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (16/06/2000)
Vangelo: Mt 5,27-32
Dalla Parola del giorno
Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te.
Come vivere questa Parola?
Pur nell'uso paradossale di queste espressioni, qui Gesù è di una forza tagliente che sembra smentire il suo dirsi "umile e mite di cuore". Lui che ci ha detto: "Il mio giogo è soave, il mio peso è leggero" qui sembra esigere troppo. Di fatto è solo intento a sottolineare la radicalità del suo "lieto annuncio". Proprio perché vuole aprirci strade di libertà ( la libertà gioiosa dell'amare veramente) Gesù esprime con forza come si debba uscire da ogni complicità con l'unico vero male che è il peccato. Costi quello che costi, ci si deve decidere per l'esodo da quelle situazioni di torpore e di compromesso che si rivelano poi come schiavitù e paralisi della nostra vita nello Spirito.
L'esercizio spirituale di oggi è quello di dare un taglio deciso a certo mio indulgere a ciò che m'impedisce di amare. Sarà un perdere tempo per cose e chiacchiere, un trattenermi in situazioni d'impazienza o di arroganza o di ripiegamento sulle mie ferite, sulle mie pretese egoistiche, o abuso dei massmedia, o inclinazione a strumentalizzare le persone o a possederle con affettività non pura.
Siccome la mia volontà è debole e rischio di scoraggiarmi, verbalizzerò nel cuore la mia strategia con l'espressione salmica:
"Spera nel Signore, sii forte, si rinfranchi il mio cuore e spera nel Signore". (Sl. 26)
La voce di un grande Padre Apostolico martire
"Impariamo a vivere bene il nostro cristianesimo. Gettate via il cattivo fermento, vecchio e acido, e trasformatevi nel nuovo lievito che è Gesù Cristo".
S. Ignazio di Antiochia