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TESTO Commento su Is 54,10

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Giovedì della III settimana di Avvento (15/12/2005)

Brano biblico: Is 54,10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto, né vacillerebbe la mia alleanza di pace; dice il Signore che ti usa misericordia.

Come vivere questa Parola?

Come uno sposo pazzamente innamorato della sua sposa, Dio si rivolge all'uomo con toni di appassionata tenerezza. Israele, l'umanità, ciascuno di noi sperimenta quotidianamente il peso della debolezza che lo porta ad allontanarsi da Dio-Amore per inseguire idoli fallaci e lusinghieri. I frutti non tardano a manifestarsi: vuoto, scontentezza, avvilimento, depressione... Su questo scenario di frustrante sterilità, si leva, ancor oggi, confortante, la Parola di Dio: "Non temere!". Nessun peccato, anche il più grave, può allontanare da te il mio affetto. Tu puoi venir meno ai tuoi impegni ma io, il tuo Dio, resterò fedele al patto di amore, all'alleanza di pace che ho stretto con te. Dio-Sposo che mi raggiunge nell'abisso di male in cui sprofondo per riconfermare il suo "patto nuziale": questo è Natale! Mistero sconvolgente, che la società dei consumi cerca di piegare alla fredda e calcolata logica del mercato e un pratico ateismo riveste di una patina patetica e sdolcinata, svuotandolo del suo senso più vero. Mistero che mi interpella, documentando un amore tenace e tenero. Sì, Dio vuole "usarmi misericordia", vuole restituirmi alla pienezza dell'essere, vuole che la gioia dilaghi in me. "Ti riprenderò con immenso amore" è il messaggio che veicola il Natale. L'amore di Dio si svela nell'inerme debolezza di un Bambino, che "ci è dato". Perché continuare a rincorrere inappaganti falsità? Perché chiuderci ostinatamente dietro un amaro: "Io non lo merito"? Dio "viene", ogni giorno, per la sua "sposa infedele", per me, per te. Accogliamolo con umile riconoscenza.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, rileggerò il passo di Isaia, sentendolo rivolto a me con la sua carica di incoraggiamento e il suo afflato di amore. Ripeterò lentamente, assaporando le parole: "Non si allontanerà da me il suo affetto".

Mio Dio, il tuo nome è "tenerezza". Vorrei gridarlo ai fratelli che lo ignorano e che si dibattono nel non-senso e nell'angoscia. Sì, mio Dio, tu trasfiguri le mie giornate col calore del tuo amore. Tu sei il senso, il tutto della mia vita. A te sia gloria per sempre.

La voce di un vescovo anglicano "premio nobel per la pace"

"Ognuno di noi è tenuto da Dio tra le mani come qualcosa di prezioso e fragile, che esiste solo perché egli vi infonde continuamente la vita. E così Dio dice a ciascuno: 'Io ti amo. Tu sei prezioso nella tua fragilità e vulnerabilità. La tua vita è un dono. Io te la infondo e ti considero prezioso'".
Desmond Tutu

 

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