PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Ascoltare e comprendere

don Marco Pratesi  

XV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (10/07/2005)

Vangelo: Mt 13,1-23 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 13,1-23

1Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. 2Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.

3Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. 5Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, 6ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. 7Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. 8Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. 9Chi ha orecchi, ascolti».

10Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». 11Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. 12Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. 13Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. 14Così si compie per loro la profezia di Isaia che dice:

Udrete, sì, ma non comprenderete,

guarderete, sì, ma non vedrete.

15Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,

sono diventati duri di orecchi

e hanno chiuso gli occhi,

perché non vedano con gli occhi,

non ascoltino con gli orecchi

e non comprendano con il cuore

e non si convertano e io li guarisca!

16Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. 17In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!

18Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. 19Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. 20Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, 21ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. 22Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. 23Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».

Forma breve (Mt 13,1-9):

1Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. 2Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.

3Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. 5Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, 6ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. 7Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. 8Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. 9Chi ha orecchi, ascolti».

Siamo sempre nel contesto della prima crisi del ministero di Gesù, dove ai piccoli è dato apprezzare i misteri del Regno dei cieli, ma i capi e molti cominciano ad andarsene.

Perché pochi capiscono? Perché Gesù non ha quel successo che meriterebbe? Perché la Parola non dà frutti più abbondanti?
Sono domande attuali anche oggi.

La Parola di Dio è creatrice: ha il potere di creare, di realizzare quanto afferma, di dare vita, di generare salvezza (cf. la prima lettura). Ma Dio vuole rispettare la nostra libertà e ha bisogno del nostro assenso per liberare la potenza della sua Parola. La nostra collaborazione è decisiva perché il seme possa portare frutto. Senza il nostro contributo il frutto non ci sarà.

In molti la Parola non rimane che per pochi attimi, per svanire subito. Come può portare frutto in chi è distratto, interiormente vuoto, desideroso di evasione e basta; in chi pensa già di sapere tutto, in chi si fida ciecamente dei propri pregiudizi e non ascolta neanche?

Altri accolgono il Vangelo, ma non appena questo richiede una sofferenza, una lotta, mollano. Di fronte a una difficoltà o ad un'afflizione rimangono "scandalizzati", cioè non riescono a viverla nella fede. Pensano che il cammino del discepolo non debba comportare lotta, oppure hanno paura di fronte ai nemici. Comunque l'apparire della difficoltà per loro è una smentita del Vangelo, e abbandonano presto il campo.

In altri si verificano dei momenti di entusiasmo, in cui magari si sentono ben disposti e volenterosi. Ma passato quel periodo, quel momento, quando si fa sentire il peso della quotidianità, cominciano a raffreddarsi, a dimenticare, si lasciano riprendere dal tran-tran. Specialmente insidiosa è l'ansia di procurarsi la vita e l'inganno della ricchezza. E il seme non produce frutto, perché tempo e energie si spendono per altro.

Chi ascolta la Parola e la comprende non si fa imbrogliare, non si lascia derubare di essa, la protegge con cura dentro di sé. Non la dimentica, l'ha presente come cosa importante da custodire. È disposto anche ad affrontare la lotta che essa richiede.

Allora il seme, che è buono, dà frutto, e produce in qualcuno il cento, in altri il sessanta, in altri il trenta.

Signore, liberaci da quei cattivi atteggiamenti che impediscono alla tua Parola di fruttificare in noi.

Pregate fratelli e sorelle perché questo sacrificio ci renda terreno fertile, e sia gradito a Dio Padre Onnipotente.

Al Padre Nostro:

Chiediamo al Padre che ci liberi dal male della sterilità:

 

Ricerca avanzata  (53709 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: