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TESTO L'umiltà di Maria

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Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria (08/12/2002)

Vangelo: Lc 1,26-38 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 1,26-38

In quel tempo, 26l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».

29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

34Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio». 38Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Se diciamo che Maria è stata concepita senza macchia di peccato, noi diciamo, in altri termini, che la Madonna è stata capace di accogliere la Parola di Dio in tutta la sua pienezza. Maria è, innanzitutto, una creatura umile. L'umiltà è riconoscere che tutto quello che si è e si ha è dono di Dio. Maria è la creatura umile che al saluto dell'angelo si stupisce per il mistero di quelle parole; cioè, è consapevole del suo essere "niente" davanti a Dio. L'umiltà, dunque, è necessaria per accogliere Dio nella propria vita.

Il progetto di Dio su Maria e su noi

Una delle cose più difficili è entrare nelle strade di Dio, nei suoi progetti su di noi. Quando Maria sente l'angelo parlare di un bimbo che sarà grande e chiamato "Figlio di Dio", pone una domanda che sembra un dubbio: "come avverrà questo?", quasi che Maria non creda all'angelo. In effetti, la Vergine chiede a Dio di essere illuminata su quel che deve fare, sulle strade che deve percorrere. Anche noi dobbiamo interrogarci su che cosa Dio voglia da noi ed a verificare se abbiamo compresa e accettata la Sua volontà. Dio ci potrebbe anche chiedere di metterci da parte, per essere più disponibili al suo disegno.

Si racconta che un missionario viaggiasse su di un treno, recitando il suo breviario. All'improvviso, dal breviario scivolò a terra un' immaginetta della Madonna e un ragazzino, seduto di fronte al missionario, raccolse l'immagine guardandola a lungo. Poi, chiese al sacerdote: "E' tua madre?". Il missionario rispose: "Sì è mia Madre!". Il ragazzino insistette: "Ma non le rassomigli affatto!". Al che il missionario rispose: "Eppure, ti assicuro, che è tutta una vita che io cerco di rassomigliarle un poco...almeno un poco."

 

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