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TESTO Giovanni il Battista: pochi peli sulla lingua!

don Nazareno Galullo (giovani)  

II Domenica di Avvento (Anno A) (04/12/2016)

Vangelo: Mt 3,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1In quei giorni venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea 2dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!».

3Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaia quando disse:

Voce di uno che grida nel deserto:

Preparate la via del Signore,

raddrizzate i suoi sentieri!

4E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico.

5Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui 6e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.

7Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? 8Fate dunque un frutto degno della conversione, 9e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. 10Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. 11Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 12Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».

A me capita spesso di camminare per una strada e di chiedermi di colpo: avrò chiuso a chiave? Avrò spento la luce (questo sarebbe il danno minimo), avrò spento il fornello del gas (e qua sono guai!)? Unica soluzione è: tornare indietro, controllare, rimettere a posto la testa che stavi lasciando per strada e ritornare. E magari fare quella scorciatoia a passo affrettato per non fare tardi. Ritardatario e confuso come sono, ho dovuto davvero correre e arrivare affannato, ma giusto in tempo prima del "drinnnnnn" della campanella o prima che l'ultimo bus chiudesse le porte e mi lasciasse mezza giacca incastrata tra le porte!
Non mi piaccio molto nel mio caos, nel mio disordine, nel mio voler far troppo e troppo in fretta, nel non dare un po di calma alla mia vita e...
Vivo una vita frenetica, alla quale ho bisogno di dire stop!!!
Devo cambiare anche io, non posso più andare avanti così. Devo dare una svolta alla mia vita fatta di tante piccole cose, una sull'altra, ma delle quali non intravedo il senso pieno. Ed è questa la conversione necessaria: cambiare atteggiamento, cambiare strada, cambiare davvero mentalità.

Carissimo amico/a che stai leggendo, ho pensato a questo discorso come se lo facessi tu. Ma, ti assicuro che siamo in tanti a ritrovarci in questi pensieri: quando la vita è così è necessario darle una svolta, cambiare!
Questa svolta, in gergo tecnico, si chiama conversione, un po' simile all'inversione di marcia: sbagli strada a quel bivio cambi e torni indietro.

Il vangelo di questa domenica è molto simile perché Giovanni sente questo bisogno di chiamare gli altri alla conversione e lo fa in modo forte e senza peli sulla lingua e proponendo un "battesimo", cioè una "immersione" nel fiume Giordano, segno di voler cambiare.

Eh sì: hai voglia tu a dire di voler cambiare e intanto sempre lo stesso. Hai voglia tu a dire di voler dire "no" alle sigarette - due giorni, tre giorni - e ti ritrovi misteriosamente a comprare l'ennesimo pacchetto e, magicamente, hai un accendino pronto nella giacca; hai voglia tu a dire che vuoi riscoprire il dono della castità mentre basta un "click" per impregnarti la mente di porno gratis che riaccende tutte le voglie di contro-castità; hai voglia a dire di voler rispettare i tuoi impegni e ti ritrovi soffocato all'ultimo minuto.
Non succede niente se non si fanno piccoli passi, giorno per giorno. E' facilissimo incontrare amici che ti dicono: sono cambiato, ho riscoperto la fede, mi sono confessato, solo perché magari si avvicina il Natale. Quegli stessi poi, dopo Natale, sono ancora convinti?
Carissimi, il mio compito non è quello di darvi una dritta, ma di aiutarvi a riflettere: convertirsi non è difficile. E' necessario cambiare strada, decidere di "decidere" una buona volta. E continuare giorno per giorno, portando i "frutti di conversione". E questi frutti si vedono, sono un libro aperto. Ma dove, vi state chiedendo? Ma nei vostri occhi che ritornano a splendere di luce vera, quella stessa luce che basta poco a spegnere ma che quando rimane accesa fa luce più di tutto.
Amici e amiche, buona conversione. E portate frutto. E non solo in Avvento,. E non solo a Natale. Sempre!

 

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