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TESTO Commento su Lc 24,1-12

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Veglia Pasquale nella Notte Santa (Anno C) (27/03/2016)

Vangelo: Lc 24,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1Il primo giorno della settimana, al mattino presto esse si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. 2Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro 3e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. 4Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. 5Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? 6Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea 7e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”». 8Ed esse si ricordarono delle sue parole 9e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. 10Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. 11Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. 12Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l’accaduto.

Collocazione del brano
Nel capitolo 24 troviamo il Trittico delle apparizioni. In questo brano troviamo la prima. Le tradizioni a cui si rifanno i racconti di apparizione sono due: la prima le colloca in Galilea (Mc/Mt e Gv 21), la seconda a Gerusalemme (Lc e Gv). Luca sceglie Gerusalemme poiché per lui gli eventi pasquali si svolgono solo nella città santa. Egli comincia il suo racconto rifacendosi a Marco, parlando dunque delle donne che si recano al sepolcro e lo trovano vuoto, poi però elabora il materiale in modo originale e ci racconta l'episodio dei discepoli di Emmaus e l'apparizione del Risorto agli Undici, a cui aggiunge l'Ascensione.

Lectio
1Il primo giorno della settimana, al mattino presto [le donne] si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato.
Il capitolo 23 si chiudeva con la sepoltura di Gesù e le donne che osservavano il sepolcro e come era stato deposto il corpo di Gesù. Esse poi andarono a preparare gli aromi e gli olii profumati per ungere il cadavere. Il giorno dopo osservarono il sabato. Vi è un momento di sospensione che aumenta l'attesa. Il giorno dopo era il primo della settimana. Questo giorno diventerà importante per i cristiani, sarà la domenica. L'orario della visita è all'alba profonda, cioè quando era ancora buio.

2Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro 3e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.
Luca non aveva parlato precedentemente della pietra che chiudeva il sepolcro. Suppone che il lettore conosca quest'uso. La narrazione è tutta centrata sulle donne che trovano il sepolcro aperto, ma non trovano il corpo di Gesù. Luca non dimentica il dato tradizionale dell'entrata all'interno della tomba. Nel sepolcro però le donne costatano l'assenza del corpo; non vedono un angelo o le bende. Luca parla di corpo e non di cadavere. E' questo un segno di venerazione verso Gesù, il risorto diventato Signore. Infatti così lo chiama, Signore Gesù, un'espressione cara a Luca.

4Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante.
Dinanzi alla tomba vuota, la reazione delle donne non è di fede nella risurrezione, ma di perplessità. Per Luca, come per la tradizione, l'assenza del corpo di Gesù non è una prova della sua risurrezione. La fede delle donne scaturirà grazie alla rivelazione soprannaturale ad opera di "due uomini". La veste sfolgorante di ognuno li caratterizza come esseri celesti.

5Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
La reazione delle donne, il timore, corrisponde all'atteggiamento religioso dell'essere umano dinanzi a una presenza soprannaturale. Luca aggiunge che le donne tenevano il volto chinato verso terra. Sottolinea così la loro paura e il non saper come reagire.
I due personaggi celesti proclamano in coro il loro messaggio, secondo le idee teologiche e il linguaggio presi in prestito dall'evangelista. "Perché cercate tra i morti colui che è vivo?" è quasi un rimprovero formulato come un proverbio. Poiché discepole di Gesù le donne avrebbero dovuto capire! Ma è soprattutto un lieto annuncio il cui contenuto supera le valenze significative di un proverbio. Il contrasto "morti-vivo" implica infatti la novità della proclamazione cristiana: il Vivo non è colui che è ritornato alla vita terrena, ma colui che ha ricevuto da Dio una vita nuova. Luca caratterizza quindi la risurrezione come un "essere vivo". Questo linguaggio è più accessibile ai suoi lettori, di cultura ellenistica. Soprattutto l'evangelista esprime l'esperienza della presenza del Risorto vissuta dalla Chiesa: non un fantasma, ma la presenza personale e operante di Gesù.

6Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea
I messaggeri annunciano che Gesù è risorto. Essi poi rinviano a quanto Gesù ha detto durante il ministero. Anche le donne infatti avevano ascoltato la predicazione di Gesù. I misteriosi messaggeri le esortano esplicitamente a ricordarlo: morte e risurrezione sono il compimento di ciò che Gesù aveva predetto, la "logica" conseguenza della sua vita.
Luca conserva la menzione della Galilea che si trova nel parallelo di Marco, ma ne cambia la motivazione. Per Marco la Galilea sarà il luogo delle apparizioni future del Risorto. Luca focalizza la sua attenzione su Gerusalemme. E' la meta del cammino di Gesù a partire dalla Galilea, è punto di partenza della predicazione del Vangelo. La Galilea viene quindi ricordata come inizio.

7e diceva: "Bisogna che il Figlio dell'uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno"».
I messaggeri ricordano le parole precise che Gesù aveva pronunciato. Questa formula sembra una di quelle utilizzate nella predicazione dei primi cristiani.
Le predizioni di Gesù si sono compiute nella sua morte e risurrezione. Luca pare condensare tutta l'attività pre-pasquale di Gesù in queste predizioni, ora realizzate: nell'evento pasquale emerge il significato dell'intera esistenza di Gesù. Viceversa, la risurrezione garantisce la verità di tutta la sua opera terrena.

8Ed esse si ricordarono delle sue parole
Le donne dunque alle parole dei messaggeri si ricordarono di quanto aveva detto Gesù Ricordare porta a capire che la via alla crocifissione prevista da Gesù era nei piani di Dio e capire al tempo stesso che l'assenza del corpo del Signore dal sepolcro conferma anche la parte conclusiva della sua predizione: Gesù è risorto. Le donne credono!

9e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri.
A partire dalla loro fede le donne diventano apostole e annunciano agli Undici il dato della risurrezione. Questo dato dell'annuncio è presente in tutti i Vangeli (tranne Marco) e appartiene al dato tradizionale. Coloro che ricevono l'annuncio sono gli Undici, ma anche tutti gli altri. E' il primo nucleo della futura Chiesa.

10Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli.
Luca termina ricordando i testimoni dei fatti narrati. Farà così anche al termine del brano dell'Ascensione (At 1,13). Maria Maddalena è ricordata già in Lc 8,2 ed è conosciuta in tutte i vangeli del ritrovamento della tomba vuota. Giovanna si trova in Lc 8,3, dove si dice che è la moglie dell'amministratore di Erode. Non viene nominata in altri luoghi. Di Maria di Giacomo si sa, grazie a Mc 15,40 che è la madre di Giacomo. Per mantenere il numero tre, Luca non nomina Salome (che si trovava nel brano originale di Marco). Infine aggiunge delle altre anonime, venute dalla Galilea con Gesù. Luca dunque ci tiene a concludere con i nomi delle donne seguaci di Gesù che sono un elemento costante nel suo vangelo. Esse salgono con il Maestro a Gerusalemme, assistono alla sua morte e sepoltura, sono le prime testimoni della tomba vuota e messaggere della risurrezione.

11Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse.
Anche l'incredulità dei discepoli è tradizionale. Luca lo introduce a proposito dell'annuncio delle donne sulla tomba vuota. Le loro parole sono considerate un non senso, un delirio. Non c'è disprezzo nei confronti delle donne. La fede nella risurrezione non può basarsi sul fatto della tomba vuota, né su una testimonianza indiretta. La fede nasce dall'incontro che i testimoni ufficiali hanno avuto con il Risorto stesso.

12Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l'accaduto.
Questo versetto crea un po' di problemi. Innanzitutto in alcuni manoscritti non è presente. Sembra un'aggiunta poiché interrompe il legame tra i versetti 11 e 13. La corsa di Pietro è piuttosto inattesa, dopo che l'apostolo ha ritenuto un vaneggiamento l'annuncio delle donne (v. 11). Sembra che questo versetto provenga da una tradizione indipendente che Luca stesso accosta al racconto della visita delle donne alla tomba vuota. Lc 24,24 dice che alcuni discepoli si recarono alla tomba vuota. Ciò avvalorerebbe l'introduzione di questo v. 12 nel racconto. Però non si parla di Pietro ma di alcuni discepoli anonimi. La discussione è ancora in sospeso.
Il v. 12 comunque rafforza la testimonianza delle donne con quella di un apostolo. Luca dà particolare importanza a Pietro come testimone e come apostolo.
Pietro, pur costatando che qualcosa di insolito è accaduto, non capisce e non giunge alla fede, contrariamente alle donne. Il motivo è nell'intento di Luca: egli ci mostra che la fede degli apostoli, dei testimoni ufficiali si fonda sull'apparizione del Risorto in persona.

Meditatio
- Quale evento, situazione ha fatto nascere in me la fede?
- Mi è mai capitato di annunciare agli altri una manifestazione del Signore nella mia vita?
- Cosa significa per me sapere che Gesù Cristo è risorto?

Preghiamo
(Colletta della domenica di Pasqua)
O Padre, che in questo giorno, per mezzo del tuo unico Figlio, hai vinto la morte e ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, concedi a noi, che celebriamo la Pasqua di risurrezione, di essere rinnovati nel tuo Spirito, per rinascere alla luce del Signore risorto. Egli è Dio e vive...

 

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