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TESTO Commento su Mt 23,8-12

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Martedì della II settimana di Quaresima (23/02/2016)

Vangelo: Mt 23,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

"Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno "padre" sulla terra perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo. Il più grande fra voi sia vostro servo; chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato."
Matteo 23,8-12

Come vivere questa Parola?
La Parola di Gesù, oggi, diventa come a uno specchio della nostra vita. Criticando scribi e farisei colpisce nel segno: "Loro dicono, ma non fanno", non osservano ciò che insegnano. Ecco quindi l'avvertimento per la gente e anche per noi: "Fate ed osservate quanto vi dicono. Ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno!" E' una critica terribile! Viene bollato un modo di fare e di vivere poco sincero. Nel meditare su queste incoerenze, oggi, conviene pensare non ai farisei e agli scribi di quel tempo ormai passato, bensì a noi stessi e alle nostre incongruenze.
"Voi tutti siete fratelli". Gesù ordina di avere l'atteggiamento contrario. In modo chiaro, enumera gli atteggiamenti sbagliati dei farisei: fanno tutto per essere visti ed elogiati, si servono di tuniche speciali per la preghiera, a loro piacciono i primi posti ed essere salutati sulla piazza pubblica. Rappresentano un tipo di comunità che mantiene, legittima e alimenta le differenze di classe e di posizione sociale. Legittima i privilegi dei grandi e la posizione inferiore dei piccoli. Ora, se c'è una cosa che a Gesù non piace è l'apparenza che inganna. L'insegnamento finale del Vangelo odierno è chiaro: "Il più grande tra di voi sia vostro servo; chi invece si innalzerà, sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato"

Oggi mi rivolgerò al Signore con questa preghiera: "Gesù, mite e umile di cuore, rendi il mio cuore simile al tuo".

La voce di Madre Teresa
"Sono come una piccola matita nelle Sue mani, nient'altro. È Lui che pensa. È Lui che scrive. La matita non ha nulla a che fare con tutto questo. La matita deve solo poter essere usata."

Sr Graziella Curti, FMA - curtigrazia@gmail.com

 

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