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TESTO Amare l'Eucarestia è accogliere e scegliere Cristo

don Roberto Rossi  

XXI Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (23/08/2015)

Vangelo: Gv 6,60-69 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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60Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». 61Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? 62E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? 63È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. 64Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. 65E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».

66Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. 67Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». 68Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna 69e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Il discorso sul pane di vita, fatto da Gesù, si conclude con una frattura: tanti non credono e se ne vanno. Ma Pietro confessa la sua fede, come portavoce dei dodici. Si salva lui e salva la scelta di tutti gli altri, la scelta in futuro della Chiesa, dei discepoli di Gesù. Noi cristiani dobbiamo avere l'umiltà di riconoscerci capaci di tradire il Signore, se abbandoniamo i mezzi che Egli ci ha donato per restare uniti a lui. "Tu hai parole di vita eterna": queste parole di Pietro ci aiutino nell'ora della prova.

L'amore di Dio, come ogni vero amore non si impone, si offre. Gesù offre tutto se stesso: lo ha fatto nella sua vita sulla terra, lo fa nell'Eucarestia, attuazione e presenza della grazia della sua salvezza offerta agli uomini di ogni tempo e di ogni luogo della terra. Contempliamo la bellezza e la profondità del suo amore: quante persone hanno accolto e accolgono Gesù e la sua presenza nell'Eucarestia e trovano forza, conversione, santificazione, amore, gioia, pace, fervore! Ma c'è il pericolo, la tragedia, di non saper accogliere il Signore, nei suoi doni, nei segni della sua grazia. Quante volte nella Bibbia e nei vangeli viene riportato questo dramma: la luce e le tenebre, l'amore e il peccato, la beatitudine e l'infelicità, la roccia e la sabbia.

E' quello che avviene in questo incontro di Gesù con la folla dopo la moltiplicazione dei pani e dopo il discorso sul "pane del cielo": "Chi mangia la mia carne e bene il mio sangue ha la vita eterna".

Le folle se ne vanno. C'è una fatica nella fede, non è facile accogliere e credere alla presenza di Gesù nell'Eucarestia. Anche oggi tanti se ne vanno. Non rispondono all'invito di Gesù. Anche noi abbiamo certamente tante mancanze di amore e di accoglienza vera del Signore Gesù.

Ma Pietro sa rispondere prontamente a nome di tutti e aiuta e salva la fede di tutti. Tante persone nello svolgersi della vita dell'umanità sanno professare e testimoniare una fede semplice e forte in Gesù e nel suo dono d'amore e aiutano tanti altri in questo attaccamento a Gesù: così si rimane nel suo amore, uniti a Lui, come il tralcio alla vita e si porta frutto.

Possiamo ricordare il vescovo Wan Tuan, che nei mesi di prigionia, nei campi di concentramento, celebrava la Messa con piccoli pezzi di pane e alcune gocce di vino nel palmo della mano; o madre Elvira che ha salvato e salva tanti giovani e ragazze buttandoli davanti all'Eucarestia; o Giovanni Paolo II, come tutti i Santi, che hanno trovato forza e hanno costruito la vita con Gesù Eucarestia.

Riesco io, riusciamo noi a esprimere la fede di Pietro? "Siamo davanti a te, Signore; anche se se ne vanno in tanti, noi da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna e abbiamo creduto che tu sei il Cristo, il Salvatore, il Figlio di Dio, venuto nel mondo"!

E' la scelta della fede. E questo non solo individualmente, ma insieme con gli altri, dove ci si aiuta gli uni gli altri. E' la testimonianza che ci è riportata dalla lettura del libro di Giosuè. Giosuè proclama a tutto il popolo: "Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, scegliete oggi chi volete servire, se gli dei che i vostri padri hanno servito o gli dei degli Amorrei... Quanto a me e alla mia casa, alla mia famiglia, noi scegliamo di servire il Signore. Il popolo rispose: "Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dei... Perciò noi serviremo il Signore, perché Egli ci ha condotto, perché Egli è il nostro Dio".

Possiamo verificare la nostra scelta di fede, come famiglia, con tutti i suoi componenti.

Il Signore aiuti a trovare proprio nell'attaccamento a Lui la vitalità, l'amore, l'unione, lo sviluppo più vero delle nostre famiglie.

In un incontro con i giovani, Giovanni Paolo II con calore invitava così: "Mettete l'Eucaristia al centro della vostra vita personale e comunitaria: amatela, adoratela, celebratela, soprattutto la Domenica, giorno del Signore. Vivete l'Eucaristia testimoniando l'amore di Dio per gli uomini.

Siate voi stessi ferventi testimoni della presenza di Cristo sui nostri altari. L'Eucaristia plasmi la vostra vita, la vita delle famiglie che formerete. Essa orienti tutte le vostre scelte di vita. L'Eucaristia, presenza viva e reale dell'amore di Dio, vi ispiri ideali di solidarietà e vi faccia vivere in comunione con i vostri fratelli sparsi in ogni angolo del pianeta".

 

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