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TESTO Commento Matteo 24,37-44

padre Paul Devreux

I Domenica di Avvento (Anno A) (28/11/2004)

Vangelo: Mt 24,37-44 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 24,37-44

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 37Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. 38Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, 39e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. 40Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. 41Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.

42Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. 43Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 44Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.

Oggi comincia l'Avvento, tempo di preparazione alla venuta di Gesù in terra.

Gesù ci dice: "vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. State pronti, perché nell'ora che non immaginate, il figlio dell'uomo verrà".

Sono contento di sentirmi rammentare questa notizia, o mi spaventa? Se si tratta di una venuta che coincide con la mia morte, chiaramente non mi piace, perché la morte rimane una brutta notizia, ma se si tratta di incontrare il Signore nel mio quotidiano, allora m'interessa.

A Natale, Gesù s'incarna per venire a camminare con me, per stare con me nei campi, alla macina, in casa.

Il Signore viene in due modi: perché lo chiamo, o perché considera opportuno venire lui. E' un po' come il telefono: quando chiamo, prendo il telefono, faccio il numero e poi aspetto una risposta. Questo lo faccio mettendomi a pregare. Quando chiama lui è meno scontato, perché devo imparare a riconoscere il suono del suo telefono, la sua voce, e discernere se è veramente lui o qualche impostore che fa leva sulle mie paure.

Storicamente ricordiamo la venuta del Signore a Natale, ma il Signore è disposto a venire a condividere la mia vita ogni giorno, ogni volta che glielo chiedo. Ma Gesù viene anche per darmi una mano di sua iniziativa, ogni volta che lo ritiene opportuno, e siccome ha dei modi molto discreti di manifestarsi, quasi come uno che ha il terrore d'imporsi, devo vegliare per essere connesso quando mi parla. Chissà quanti messaggi il Signore mi manda, e io non li leggo.

Cosa scopro in questi suoi interventi? Non delle soluzioni magiche ai miei problemi o ai problemi delle persone per cui prego, ma scopro la sua presenza, e la scoperta della sua presenza risveglia in me e in chiunque la vede, il desiderio di vivere e la forza di affrontare i problemi che la vita comporta. Si entra nella bellissima dimensione della fede, speranza e carità, per cui la vita cambia colore.

Signore grazie per la tua venuta; aiutami a vederla.

 

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