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TESTO L'amore non condanna, l'amore salva

don Roberto Rossi  

IV Domenica di Quaresima - Laetare (Anno B) (15/03/2015)

Vangelo: Gv 3,14-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 3,14-21

14E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, 15perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

19E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. 20Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. 21Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Il nostro sguardo è rivolto a Gesù sulla croce nel momento supremo del suo amore per tutta l'umanità e guardando Cristo e credendo in lui che noi siamo salvi, che noi abbiamo la vita eterna: chiunque crede in lui ha la vita eterna. Il Vangelo tratto dal dialogo tra Gesù e Nicodemo ci rivela qualche cosa di grandioso. Gesù dice Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede non vada perduto ma abbia la vita eterna. Dio ha tanto amato il mondo: l'ho amato "tanto", in una maniera così grande che non ce n'è una maggiore. Ecco l'infinito, l'immenso amore di Dio per il mondo, per l'umanità, per ciascuno di noi. Continua Gesù: Dio non ha mandato il Figlio del mondo per condannare il mondo ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Dio non condanna, Dio ama, Dio soffre, Dio salva. C'è qui qualcosa di importante da imparare: a noi viene normale condannare il mondo, scomunicare, puntare il dito sulle cose negative, sui drammi, sui peccati. Chissà perché si pensa sempre che siano gli altri a fare i peccati. Dio ama il mondo così come è, proprio perché è nel peccato e viene allora per salvarlo. Noi come ci sentiamo davanti al mondo? Io lo amo il mondo? soffro per i mali e malattie che ha, per i peccati contro Dio e contro l'uomo che ci sono? Prego per il mondo, do me stesso per un mondo diverso, che si costruisca nella fede, nella speranza, nella carità?

 

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