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TESTO Commento su Mc 8, 23

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Mercoledì della VI settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (19/02/2014)

Vangelo: Mc 8,22-26 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

"Vedi qualcosa?"
Mc 8, 23

Come vivere questa Parola?
Ridare la vista ai ciechi era una delle azioni di trasformazione descritte da Isaia e attribuite al Messia, al Figlio dell'uomo investito dalla Spirito di Dio. È la profezia proclamata da Gesù nella sinagoga di Nazareth, all'inizio della sua vita pubblica. Una trasformazione tra le più sconvolgenti e radicali. Un tipo di miracolo che tutti gli evangelisti riportano in momenti cruciali della loro narrazione della vita di Gesù: quei momenti di svolta, nei quali i discepoli sono chiamati a fare un passo in più, nella fede in Lui. Un passo in più nella luce, che li renda "veri figli della luce".
Un segno difficile da compiere, un simbolo efficace della nostra vita nello Spirito. In più, Marco, nella sua colorita originalità, ci racconta di un miracolo progressivo. Il cieco avvicinato da Gesù non riacquista immediatamente la vista: il primo gesto di Gesù lo libera dall'oscurità, ma nulla è ancora definito. " Vedi qualcosa?" è la domanda di Gesù. Quell'uomo risponde che vede come degli alberi che camminano. Forse sono uomini. La memoria lontana di qualche forma si associa a quei movimenti che la liberazione dall'oscurità permette di notare. Ma nulla è chiaro.
È davvero un po' come nel cammino di fede. Incontrando Gesù, associamo esperienze diverse della nostra vita e diamo loro un nuovo significato. O cerchiamo in queste combinazioni nuovi significati. Ma nulla è chiaro immediatamente. È l'esercizio progressivo del discernimento, della ricerca del senso e dell'orientamento in quello che accade che ci permette di mettere a fuoco le scelte da compiere, i sì e i no da dire. Ci accompagna la domanda di Gesù " Vedi qualcosa?". Una domanda che si ripete, fino alla sufficiente chiarezza che ci conferma uomini e donne nuovi, liberi e liberati.
Signore, luce ai nostri passi, accompagnaci sempre nelle scelte piccole e grandi di ogni giorno, nelle quali ci giochiamo la nostra libertà e dignità.
La voce di papa Francesco
Lì sta la vera guarigione, dal momento che il modo di relazionarci con gli altri che realmente ci risana invece di farci ammalare, è una fraternità mistica, contemplativa, che sa guardare alla grandezza sacra del prossimo, che sa scoprire Dio in ogni essere umano, che sa sopportare le molestie del vivere insieme aggrappandosi all'amore di Dio, che sa aprire il cuore all'amore divino per cercare la felicità degli altri come la cerca il loro Padre buono.

GE 92
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it

 

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