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TESTO Commento su Isaia 2,3

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

I Domenica di Avvento (Anno A) (01/12/2013)

Brano biblico: Is 2,1-5 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 24,37-44

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 37Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. 38Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, 39e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. 40Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. 41Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.

42Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. 43Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 44Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.

Venite, saliamo sul monte del Signore...
Is 2,3

Come vivere questa Parola?
Inizia l'Avvento. Inizia un nuovo anno, una nuova strada si delinea di fronte a noi, conosciuta e nello stesso tempo sorprendentemente diversa. Mentre il nostro sguardo è già rivolto al Natale, alla grotta, alla mèta di questa strada, i profeti con pazienza ci richiamano alla memoria alcuni passi da compiere, opportuni o talvolta indispensabili, da percorrere senza fretta, ma decisi e con coraggio.
« Venite, saliamo sul monte del Signore»: sono i popoli che si accingono a raggiungere Gerusalemme, il monte del Signore, il tempio di Giacobbe. Sono i pellegrini che nella casa del Dio dei loro padri desiderano mettersi alla scuola del Signore stesso: «... perché ci insegni le sue vie, e possiamo camminare per i suoi sentieri». Perché solo Lui ha la parola giusta da infondere nei cuori e nelle menti di coloro che in questo nostro tempo sono chiamati a realizzare progetti di pace, di benevolenza, di comprensione nei confronti di ogni vicino che si trova in difficoltà, che vive momenti di angoscia e di disperazione, che fatica a mantenere accesa la lampada della speranza.
I pellegrini del tempo di Isaia concludono la loro preghiera con un ulteriore invito: non basta, infatti, salire sul monte del Signore; dopo aver appreso dal Signore stesso cosa è necessario risvegliare nella nostra vita, ora « camminiamo nella luce del Signore» (Is 2,5). È questa luce che ci terrà svegli nell'attesa dell'avvento, ci illuminerà il cammino in ogni momento, ci rassicurerà nei luoghi e nei momenti bui, ci solleciterà ad augurare a tutti: « Su di te sia pace!» (Sal 122,8).
Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: «Su di te sia pace!». Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene. (dal Salmo responsoriale 122,8-9)
La voce di un poeta:
Quando con brividi di freddo la paura mi assale ed io credo di non farcela più,

una voce intima mi infonde coraggio, pronta ad aiutarmi mi tende la mano...

Ed è di nuovo luce nella mia anima, di nuovo luce dentro i miei occhi...

Claudio Cisco
moblakfma@yahoo.com

 

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