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TESTO Cristo Gesù è la luce del mondo

don Roberto Rossi  

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Natale del Signore - Messa della Notte (25/12/2010)

Vangelo: Lc 2,1-14 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 2,1-14

1In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 4Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. 5Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 6Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

8C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. 9Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, 10ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. 12Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». 13E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:

14«Gloria a Dio nel più alto dei cieli

e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

Natale più che un giorno, è una luce che illumina tutti i giorni.

Anticamente nel mese di dicembre, i popoli pagani celebravano la festa del "Sole nascente". In fatti, verso la fine di questo mese, le giornate cominciano ad allungarsi e la luce vince le tenebre.

Gli antichi cristiani dissero: "Noi non celebreremo la festa del Dio Sole. Per noi il sole e Cristo e la sua nascita è l'inizio del vero trionfo della luce sulle tenebre". Così con una decisione coraggiosa e significativa, il 25 dicembre diventò per i cristiani la festa della nascita di Gesù, la festa della luce che vince le tenebre.

È Natale! Questo grido di gioia vorremo che risuonasse in ogni angolo della terra, anche attraverso la nostra voce. Sì, è venuto tra noi il Salvatore che è Cristo Signore.

Quel Bambino innocente, povero, indifeso è il volto sconvolgente di Dio che viene fino a noi, accanto a noi, per stare con noi, è l'Emmanuele, il Dio con noi.

"Nella notte del mondo, lasciamoci ancora sorprendere e illuminare da questo atto di Dio, che è totalmente inaspettato: Dio di fa Bambino. Lasciamoci sorprendere, illuminare dalla Stella che ha inondato di gioia l'universo. Gesù Bambino, giungendo a noi, non ci trovi impreparati, impegnati soltanto a rendere più bella la realtà esteriore. La cura che poniamo per rendere più splendenti le nostre strade e le nostre case ci spinga ancora di più a predisporre il nostro animo ad incontrare Colui che verrà a visitarci, che è la vera bellezza e la vera luce. Purifichiamo quindi la nostra coscienza e la nostra vita da ciò che è contrario a questa venuta: pensieri, parole, atteggiamenti e azioni, spronandoci a compiere il bene e a contribuire a realizzare in questo nostro mondo la pace e la giustizia per ogni uomo e a camminare così incontro al Signore". (Benedetto XVI)

Gesù dice a noi: "Voi siete la luce del mondo". Vogliamo tutti insieme diventare "luce del mondo" poter essere veri testimoni della nostra fede nel mondo di oggi. La verità di Dio è il fondamento di tutta la nostra opera educativa.

C'è un canto che dice: "Annunceremo che Tu sei verità, lo grideremo dai tetti delle nostre città, senza paura... E non temere, che non ci vuole poi tanto... ogni giorno è il momento di credere in me."

Quando si incontra Cristo e si accoglie il suo Vangelo, la vita cambia e si è spinti a comunicare agli altri la propria esperienza. E' urgente, pertanto, essere testimoni dell'amore contemplato in Cristo.

La Chiesa ha bisogno di autentici testimoni per la nuova evangelizzazione: uomini e donne la cui vita sia stata trasformata dall'incontro con Gesù; uomini e donne capaci di comunicare quest'esperienza agli altri.

La Chiesa ha bisogno di testimoni, di santi. Tutti siamo chiamati alla santità, e solo i santi possono rinnovare l'umanità. Anche noi, piccoli e grandi, vogliamo indicare Gesù agli altri con le parole, con la vita, con la gioia.

Pensiamo alla testimonianza dei convertiti, e anche oggi tanti si convertono al Signore e tornano a Lui, dopo molte esperienze negative della loro vita. (v. Medjugorie, Comunità Cenacolo...)

Pensiamo alla testimonianza forte e coraggiosa che stanno offrendo tanti nostri fratelli cristiani perseguitati! La nostra testimonianza sarà fatta con i nostri discorsi e con le nostre opere

Parliamo di Dio, con amore, con fede, con delicatezza, con profondità, con semplicità? Coltiviamo la bontà del cuore, l'amore agli altri, i gesti di carità e di aiuto, ilo volontariato, la solidarietà, la giustizia, la passione per chi è più in difficoltà.

Gesù ha detto: "Da questo conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri". I pagani vedendo i primi cristiani dicevano: "Guardate come si amano, allora è bello credere in Dio, è bello vivere una vita nuova come fanno loro".

 

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