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TESTO Commento su Giovanni 13,1-15

padre Paul Devreux

Giovedì Santo (Messa in Cena Domini) (01/04/2010)

Vangelo: Gv 13,1-15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. 2Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, 3Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, 4si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. 5Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. 6Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». 7Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». 8Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». 9Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». 10Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». 11Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».

12Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? 13Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. 14Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. 15Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi.

Giovanni, nell'ultima cena, racconta la lavanda dei piedi e non l'istituzione dell'Eucaristia; suppongo che lo fa per farci capire che è la stessa cosa, lo stesso servizio manifestato in due modi diversi. Si tratta di dare la vita per amore degli altri, cercando di cogliere il loro bisogno per poi aiutarli.

Pietro rifiuta di lasciarsi lavare i piedi dal Maestro; un po' per rispetto della gerarchia, ma forse anche perché intuisce che se lo fa Gesù dovrà farlo anche lui.

Giuda come vive questa lavanda dei piedi?

"Questo è tutto matto! E io dovrei dare retta e seguire uno così? Non sia mai. Meno male che ho già programmato il suo arresto. Io un maestro così proprio non lo voglio perché umiliandosi in questo modo, umilia anche noi che siamo i suoi discepoli. Queste cose non si fanno".

E io, non sono forse come Giuda ogni volta che vanifico la croce di Cristo per me? Quando lo faccio? Quando prego per la conversione degli altri dimenticando il mio bisogno di convertirmi, quando considero cattivi gli altri, che hanno messo Gesù in croce, quando non sento il bisogno di andare sotto la croce a chiedergli scusa e ringraziarlo per quello che sta facendo per me da anni.

 

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