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TESTO Commento su At 5,41-42

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Venerdì della II settimana di Pasqua (24/04/2009)

Brano biblico: At 5,41-42 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Ma essi se ne andarono dal sinedrio lieti di essere stati oltraggiati per amore del nome di Gesù. E ogni giorno, nel tempio e a casa, non cessavano di insegnare e di portare il lieto annunzio che Gesù è il Cristo.

Come vivere questa Parola?

L’immagine che la Scrittura ci trasmette degli apostoli nella prima Chiesa è quella di uomini coraggiosi fino alla temerità. Essi annunciano la Parola “con tutta franchezza”, cioè con parresia. Questo termine greco significa ‘audacia’ di fronte a tutti pericoli, che deriva ai missionari dalla coscienza della loro responsabilità davanti a Cristo e dell’urgenza dell’annuncio evangelico. Nel libro degli Atti, Luca adopera il termine ben cinque volte e lo applica in particolare a Pietro e a Paolo. Già nel discorso di Pentecoste, il capo degli apostoli fa alcune dichiarazioni che sfidano l’opinione comune secondo la quale Gesù era un fallito, un crocifisso come malfattore e quindi veniva annullata tutta la sua predicazione.

In seguito, Pietro dimostra, insieme con gli altri, coraggio e sapienza tanto che la gente ne era stupefatta considerando che erano senza istruzione e popolani.

Nelle parole degli Atti che leggiamo nell’odierna liturgia, accanto alla forza dell’annuncio si aggiunge l’atteggiamento della gioia. Benché oltraggiati e malmenati, gli apostoli continuano a camminare con serenità e ovunque sono missionari della lieta notizia.

Nella preghiera di oggi, chiederò al Signore di darmi la capacità di testimoniare con la vita e attraverso relazione serena con tutti, la buona notizia del Vangelo.

La voce di uno studioso della Scrittura

...la “parola”, pur essendo di per sé carica di salvezza e capace di darci la “ eredità tra i santificati” di fatto non agisce da sola, ma ha bisogno di “annunciatori” e di testimoni che la facciano “ risuonare” fino all’estremità della terra. Senza gli annunciatori la parola stessa rimane sterile, perché da sola non riesce a penetrare nel cuore degli uomini.
Settimio Cipriani

 

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