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TESTO Commento su Giovanni 8,31-42

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Mercoledì della V settimana di Quaresima (12/03/2008)

Vangelo: Gv 8,31-42 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.

Come vivere questa Parola?

Ieri il brano del vangelo si chiudeva con l'espressione: "A queste sue parole, molti credettero in lui".

Oggi Gesù ci invita a fare ancora un altro passo nel cammino di fede: dimorare nella sua parola. Così, infatti, viene tradotto anche quel "se rimanete fedeli alla mia parola..." Ed è molto più forte dal punto di vista esistenziale questa traduzione! DIMORARE nella PAROLA.

Credere, infati, non è solo fare posto a Gesù nel proprio cuore, è 'traslocare' con tutto noi stessi dal mondo in cui siamo fino alla Parola di Gesù che diventa il nostro nuovo mondo! 'Traslocare' da noi – dal nostro ego, dalle nostre abitudini anche sante (pratiche religiose, pratiche di carità...) fino alla Persona di Gesù: dimorare in Lui.

Cioè riconoscerlo e accoglierlo come l'Io Sono, il Dio Eterno che per amore si è incarnato: per farci passare da schiavi a figli, poiché soli i figli rimarranno, dimoreranno per sempre nella casa del Padre. "Lo schiavo non resta per sempre nella casa, ma il figlio vi resta sempre; se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero".

Oggi nel mio rientro al cuore mi visualizzerò in questo gesto liberante del 'traslocare' in Casa Trinità: invocherò lo Spirito Santo perché mi aiuti a lasciare, a liberarmi da tutto ciò che non mi rende figlio.

La voce di una mistica dei nostri giorni

Eterno Padre, che hai mandato il tuo divin Figlio Gesù sulla terra, / concedimi la grazia di conoscere le tue tenerezze / e di lasciarmi coprire da esse, / per vivere secondo la Tua volontà.

O Gesù, tenerezza del Padre, / che sei venuto sulla terra per effondere sugli uomini la tua meravigliosa tenerezza, concedimi la grazia di lasciarmi invadere dal tuo amore, per vivere nella speranza dell'eterna salvezza. O Spirito Santo, accendi nel mio cuore una scintilla del tuo Amore tenerissimo, che procede dal Padre e dal Figlio, per gustarne l'ineffabile dolcezza ed essere docile alle tue divine ispirazioni.
Itala Mela

 

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