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TESTO Battesimo da ri-scegliere

don Giovanni Berti

Battesimo del Signore (Anno A) (13/01/2008)

Vangelo: Mt 3,13-17 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, 13Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. 14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». 15Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. 16Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

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Giusto ieri sera un amico mi ha fatto una domanda che molto spesso mi viene rivolta quando si parla del Sacramento del Battesimo dei bambini: "Perché battezzare da piccolo un bambino che non può scegliere liberamente il Battesimo? Non è fargli una violenza? Non è bene che scelga da solo quando sarà grande?"

Dietro queste domande intravedo una forte esigenza di verità e sincerità nella vita religiosa delle singole persone che viene però tante volte frustrata dalla religiosità di facciata e solo tradizionale diffusa tra tanti nostri cristiani.

E' sempre difficile dare una risposta alla questione. Personalmente cerco di non risolvere subito il problema con risposte facili e "da catechismo".

Chi solleva il problema del Battesimo dato ai bambini mi provoca a verificare come questo sacramento è vissuto prima di tutto da me stesso e poi dalla famiglia che lo richiede e dalla comunità dove viene celebrato. Che tipo di fede cristiana ci sta sotto? Che comunità viene fuori da questa pratica fatta in maniera a volte solo tradizionale?

Io sono stato battezzato da bambino e ovviamente non ricordo nulla di quel giorno. Ho qualche vago ricordo della prima Comunione e più forte per la Cresima. Ricordo che la mia famiglia partecipa da sempre alla messa domenicale e anche io fin da piccolo ci sono stato sempre portato.

Non ricordo bene i momenti precisi della nascita della mia vita cristiana e quindi posso ben dire che non li ho scelti come ora posso scegliere di fare una cosa o di non farla.

Ma una cosa è fortemente impressa nel mio animo e nel mio modo di vivere la fede: è la libertà e insieme la bellezza di essere cristiano. Oggi sono quel che sono come credente e come prete perché la mia famiglia mi ha trasmesso la fede non solo nei contenuti e nelle pratiche, ma soprattutto nel modo libero e sereno di viverla. La preoccupazione principale dei miei genitori non è mai stata quella che "io vada a messa e che gli altri vedano che sono un bravo cristiano come la mia famiglia", ma che io credessi in Dio e che fossi felice di esser cristiano. Ovviamente questo me l'hanno insegnato non con discorsi (come sto facendo ora io...) ma con il loro stesso modo di vivere la fede cristiana.

Oggi sento che il Battesimo che ho ricevuto non è stata una violenza alla mia libertà, anche perché tutto sommato, ho sempre vissuto con estrema libertà la mia vita cristiana. Crescendo ho capito che essere cristiani non mi diminuisce come persona ma al contrario mi realizza e dona una direzione positiva alla mia vita umana. Pensando al mio Battesimo non mi viene da protestare perché mi è stato dato senza il mio consenso, ma al contrario mi vien spontaneo ringraziare coloro che lo hanno chiesto per me e che mi hanno permesso di viverlo in modo libero e produttivo nel mio cammino di crescita. E in questo cammino di crescita c'è stato posto anche per momenti di dubbio e ribellione giovanile. Ma alla fine sono qua e contento di esser cristiano.

Questa è la mia esperienza. Forse molti sentono il Battesimo ricevuto come un peso perché nel cammino di crescita non sono stati aiutati a scoprire la bellezza del Vangelo come fonte di liberazione umana, ma al contrario sentono che essere cristiani è solo una questione di leggi, divieti e costrizioni che mortificano la loro vita umana.

Gesù che scende nelle acque del Giordano è un'immagine evangelica che davvero può farci riscoprire quel Battesimo che in moltissimi abbiamo ricevuto senza averlo scelto. Lui sceglie di andare fino in fondo nel suo cammino di vicinanza con gli uomini. Il Figlio di Dio percorre tutta la strada umana, dalla fragilità del bambino all'immersione nella fragilità del peccato degli uomini. Gesù sceglie una strada non facile e che lo porterà spesso a scontrarsi con l'incomprensione anche dei suoi amici. E' una scelta però che lui vive come realizzazione vera e piena della sua vita. Anche Giovanni Battista vorrebbe per un attimo risparmiare a Gesù questa strada, ma Gesù (confermato dalla voce dal cielo) proprio in questo percorso ha la possibilità di mostrare tutta la potenza dell'Amore di Dio.

Posso rifiutare il Battesimo senza entrare nella macchina del tempo per tornare all'infanzia scegliendo di non vivere ogni giorno come Gesù, e lasciando la fede cristiana solo come sfondo lontano fatto di qualche piccola pratica religiosa di facciata. Scelgo invece il mio Battesimo se ogni giorno non mi tiro indietro nell'immergermi nella vita umana fatta di contraddizioni e debolezze con la consapevolezza che la fede è una risorsa grande.

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