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TESTO Collocato tra i peccatori

don Mario Campisi  

Battesimo del Signore (Anno A) (13/01/2008)

Vangelo: Mt 3,13-17 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, 13Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. 14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». 15Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. 16Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

Il battesimo è un momento decisivo nella vita di Gesù, quasi una seconda nascita, per certi aspetti più importante della prima. Solo Matteo e Luca parlano della nascita di Gesù; del battesimo parlano tutti e quattro gli evangelisti e gli Atti (2^ lettura). Del battesimo in genere parla lo stesso Gesù.

Anche il battesimo del cristiano è considerato come nuova nascita, non meno importante della nascita fisica.

Nel battesimo Gesù fa una scelta: va a confondersi con i peccatori. Scribi e farisei non avrebbero fatto mai una cosa del genere: si limitavano ad ascoltare Giovanni Battista. Noi esitiamo a metterci pubblicamente a fianco prostitute e peccatori di ogni genere. Dobbiamo salvaguardare la nostra reputazione.

Il gesto è compiuto da Gesù con tutta naturalezza e spontaneità. Giovanni protesta... Gesù lo invita a procedere...

Gesù è nato da una stirpe di peccatori – ricordiamo gli ascendenti di Gesù nel brano della genealogia di Mt e Lc: lasciano spesso a desiderare – e non esita a collocarsi tra i peccatori; da questo momento appartiene a loro, ricercherà la loro compagnia, attirandosi critiche e calunnie; giustificherà la sua preferenza: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico ma i malati" (Mt 9,12).

Perché? "Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo" (Gv 1,29).

Il significato più proprio del battesimo di Gesù è in questa parola: "Agnello", che secondo una traduzione più giusta "prende su di sé" il peccato del mondo. La scelta fatta da Gesù corrisponde al piano divino e riceve la solenne approvazione: "...in lui ho posto il mio compiacimento".

La solida volta celeste della concezione ebraica si apre, scende lo Spirito, si sente la voce del Padre; a Dio sta bene che Gesù abbia preso posto tra i peccatori per condurli alla purificazione e alla salvezza. Questa scelta di Gesù riceve il sigillo trinitario: il Padre e lo Spirito Santo sono con Gesù.

Il battesimo segna per Gesù la svolta dalla vita privata, silenziosa, alla vita pubblica. Dopo il battesimo Gesù non appartiene più a se stesso né alla propria famiglia, né alla madre né ai fratelli: poco alla volta la folla lo assorbe.

Il battesimo segna la consacrazione a sacerdote, re e profeta, sostantivi che dicono un rapporto agli altri. Inoltre questo battesimo che Gesù riceve è il precursore del nostro battesimo-sacramento, anche se ci sono differenze contrastanti.

Il nostro battesimo cancella il peccato e mette ordine tra l'uomo e Dio: per Gesù nulla da cancellare o riordinare; anzi assume il peccato senza tuttavia rimanere sporcato.

Forse troppo si insiste sull'effetto detergente del battesimo, non abbastanza sui valori positivi di arricchimento.

Sacerdozio, regalità e profetiamo nel battezzato sono potenzialità: non coltivate, peggio ancora non conosciute, rimangono in stato di inerzia. Per effetto di quelle tre prerogative il cristiano partecipa attivamente all'azione salvifica di Cristo nel mondo.

Il battesimo creando nell'uomo una dimensione e un'apertura sociale è da considerare un evento comunitario e non individuale. Il battesimo è una scelta in armonia con quella di Gesù quando scese nelle acque del Giordano insieme a tutti i peccatori; ordina il cristiano in direzione di Dio e dell'uomo e sull'esempio di Gesù il battezzato comincia a vivere la sua vita pubblica.

Cristo è venuto a mettere la vita sul giusto binario.

"Io genitore intendo porre te, mio figlio, sul binario giusto... Se tu vuoi deragliare fai pure, ma non sarò io a metterti in partenza fuori strada!".

 

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