PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Matteo 9,18-26

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Lunedì della XIV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (09/07/2007)

Vangelo: Mt 9,18-26 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Ed ecco una donna, che soffriva d'emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Pensava infatti: " Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello sarò guarita".

Come vivere questa Parola?

Protagonista dell'episodio evangelico è una donna. Una donna coraggiosa e piena di fede. Pur essendo considerata impura dalla legge ebraica, supera questo tabù e si avvicina al Maestro approfittando dell'affollamento della gente per toccare di nascosto la frangia del suo mantello.. E' persuasa nell'intimo che il semplice contatto basterà a guarirla. Spera di non essere notata. L'evangelista, invece, pur nell' essenzialità del racconto, la mette in rilievo, compie quasi un'operazione di zoom sulla donna. La folla scompare e rimane quella mano femminile tesa verso Gesù, il quale, stranamente, in mezzo al rumore e agli urti di tanta gente, si accorge del gesto delicato ed esprime la sua misericordia: " Coraggio, figlia, la tua fede ti ha guarita". L'episodio ci pone davanti ad un miracolo molto trasgressivo, su due fronti: dalla parte di chi lo compie come di chi lo riceve. Gesù non rifiuta di essere toccato da chi è ritenuto impuro dalla legge. L'agire della donna mira alla pienezza dell'incontro personale. Attraverso quel contatto che ha ricercato sfidando la proibizione, è risanata; e anche lodata per la sua fede e il suo coraggio e chiamata "figlia". Reintegrata cioè nel consesso del popolo eletto. La sua supplica è tutta raccolta in un gesto, che concentra le sue energie fisiche, spirituali, affettive. La persona intera, con la sua fede, si esprime nel tocco leggero del mantello del Cristo.

"Purtroppo la nostra concezione di fede è più mentale, più asettica" non ci abbandoniamo alla fiducia, non osiamo gesti dell'anima che potrebbero essere considerati assurdi. I nostri limiti, le nostre colpe fanno da mura e non ci permettono quel contatto liberante che realizza l'incontro con il Dio della vita.

Oggi, nei momenti di silenzio che riuscirò a ricavare nel lavoro, allungherò la mano del cuore verso il Maestro e, in silenzio adorante, attenderò la risposta della sua misericordia.

Commento delle monache del monastero Janua coeli

Toccare Gesù: tutti gli stiamo vicini, addosso quasi, ma non tutti lo tocchiamo veramente. Il toccare Gesù prevede un accostarsi fiducioso e un cuore bisognoso. Chi pensa di essere autosufficiente, non potrà toccare Gesù, forse gli starà addosso nella speranza di ottenere qualcosa per sé, ma non riuscirà a toccare il mantello della grazia, perché al centro di tutto è la sua capacità!!! non il bene della sua persona.

 

Ricerca avanzata  (53996 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: