Schede bibliche di Quaresima 2022 per i bambini

Quest’anno c’è una novità anche per la Quaresima, l’Apostolato biblico della Diocesi di Faenza-Modigliana ha realizzato le schede per bambini rivolte ai catechisti. Parole del vangelo trovano un riscontro, un collegamento nelle pagine del Piccolo Principe e offrono spunti di riflessione per le quattro domeniche. Nelle schede, curate da Michela Dal Borgo e Barbara Piani, viene offerta una traccia, una modalità di utilizzo corredata anche da un momento laboratoriale.

copertina schede bambini quaresima 2022

1 Domenica scheda quaresima bambini

2 Domenica scheda quaresima bambini

3 Domenica scheda quaresima bambini

4 domenica scheda quaresima bambini

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Schede bibliche per il tempo di Quaresima 2022

L’Apostolato Biblico della diocesi propone un sussidio che, di domenica in domenica, permette di leggere, approfondire e pregare le prime letture del tempo di Quaresima. Il sussidio viene arricchito per ogni domenica dalla presentazione di un’opera d’arte collegata al testo biblico.

Da sabato 26 febbraio saranno disponibili copie cartacee delle schede presso la libreria Cultura Nuova, saranno inoltre scaricabili  dalla pagina dell’Apostolato Biblico: http://abdiocesifaenza.altervista.org

Come per l’avvento sono state realizzate anche schede per bambini, curate da Michela Dal Borgo e Barbara Piani,  indirizzate a catechisti ed educatori per offrire un supporto, un ausilio alla catechesi. Brani tratti da Il Piccolo Principe accompagnano i vangeli delle domeniche di Quaresima per offrire una traccia di riflessione che può essere adattata in base all’età e al gruppo dei bambini a cui si rivolge.

Per informazioni e suggerimenti:

Don Pier Paolo Nava 328.4760185 Don Luca Ravaglia 347.9645466

Per informazioni sulle immagini:

Michela Dal Borgo 339 4700148

Le schede da scaricare

Copertina schede quaresima 2022

immagini quaresima 2022

00 – Testi dei Vangeli Quaresima C

01 – Scheda Quaresima – 6 marzo

02 – Schede Quaresima – 13 marzo

03 – Schede Quaresima – 20 marzo

04 – Schede Quaresima 27 marzo

05 – Schede Quaresima – 3 aprile

06 – Schede Quaresima – Palme – 10 aprile

 

 


Cei: Messaggio per la Quaresima 2022. Tempo di opportunità e di amore creativo

Carissimo, carissima,
la Quaresima di quest’anno porta con sé tante speranze insieme con le sofferenze, legate ancora alla pandemia che l’intera umanità sta sperimentando ormai da oltre due anni. Per noi cristiani questi quaranta giorni, però, non sono tanto l’occasione per rilevare i problemi quanto piuttosto per prepararci a vivere il mistero pasquale di Gesù, morto e risorto. Sono giorni in cui possiamo convertirci ad un modo di stare nel mondo da persone già risorte con Cristo (cfr. Col 3,1). La Chiesa come comunità e il singolo credente hanno la possibilità di rendere questo tempo un “tempo pieno” (cfr. Gal 4,4), cioè pronto all’incontro personale con Gesù.
Questo messaggio, dunque, vi raggiunge come un invito a una triplice conversione, urgente e importante in questa fase della storia, in particolare per le Chiese che si trovano in Italia: conversione all’ascolto, alla realtà e alla spiritualità.

Conversione all’ascolto
La prima fase del Cammino sinodale ci consente di ascoltare ancora più da vicino le voci che risuonano dentro di noi e nei nostri fratelli. Tra queste voci quelle dei bambini colpiscono con la loro efficace spontaneità: «Non mi ricordo cosa c’era prima del Covid»; «Ho un solo desiderio: riabbracciare i miei nonni». Arrivano al cuore anche le parole degli adolescenti: «Sto perdendo gli anni più belli della mia vita»; «Avevo atteso tanto di poter andare all’università, ma adesso mi ritrovo sempre davanti a un computer». Le voci degli esperti, poi, sollecitano alla fiducia nei confronti della scienza, pur rilevando quanto sia fallibile e perfettibile. Siamo raggiunti ancora dal grido dei sanitari, che chiedono di essere aiutati con comportamenti responsabili. E, infine, risuonano le parole di alcuni parroci, insieme con i loro catechisti e collaboratori pastorali, che vedono diminuite il numero delle attività e la partecipazione del popolo, preoccupati di non riuscire a tornare ai livelli di prima, ma nello stesso tempo consapevoli che non si deve semplicemente sognare un ritorno alla cosiddetta “normalità”.
Ascoltare in profondità tutte queste voci anzitutto fa bene alla Chiesa stessa. Sentiamo il bisogno di imparare ad ascoltare in modo empatico, interpellati in prima persona ogni volta che un fratello si apre con noi. Nella Bibbia è anzitutto Dio che ascolta il grido del suo popolo sofferente e si muove con compassione per la sua salvezza (cfr. Es 3,7-9). Ma poi l’ascolto è l’imperativo rivolto al credente, che risuona anche sulla bocca di Gesù come il primo e più grande dei comandamenti: «Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore» (Mc 12,29; cfr. Dt 6,4). A questo tipo di ascolto la Scrittura lega direttamente l’amore verso i fratelli (cfr. Mc 12,31). Leggere, meditare e pregare la Parola di Dio significa preparare il cuore ad amare senza limiti.
L’ascolto trasforma dunque anzitutto chi ascolta, scongiurando il rischio della supponenza e dell’autoreferenzialità. Una Chiesa che ascolta è una Chiesa sensibile anche al soffio dello Spirito. In questo senso, può essere utile riprendere quanto il Consiglio Episcopale Permanente scriveva nel messaggio agli operatori pastorali, lo scorso settembre: «L’ascolto non è una semplice tecnica per rendere più efficace l’annuncio; l’ascolto è esso stesso annuncio, perché trasmette all’altro un messaggio balsamico: “Tu per me sei importante, meriti il mio tempo e la mia attenzione, sei portatore di esperienze e idee che mi provocano e mi aiutano a crescere”. Ascolto della Parola di Dio e ascolto dei fratelli e delle sorelle vanno di pari passo. L’ascolto degli ultimi, poi, è nella Chiesa particolarmente prezioso, poiché ripropone lo stile di Gesù, che prestava ascolto ai piccoli, agli ammalati, alle donne, ai peccatori, ai poveri, agli esclusi».

Questa prima conversione implica un atteggiamento di apertura nei confronti della voce di Dio, che ci raggiunge attraverso la Scrittura, i fratelli e gli eventi della vita. Quali ostacoli incontra ancora l’ascolto libero e sincero da parte della Chiesa? Come possiamo migliorare nella Chiesa il modo di ascoltare?

Conversione alla realtà
«Quando venne la pienezza del tempo» (Gal 4,4). Con queste parole Paolo annuncia il mistero dell’incarnazione. Il Dio cristiano è il Dio della storia: lo è a tal punto, da decidere di incarnarsi in uno spazio e in un tempo precisi. Impossibile dire cosa abbia visto Dio di particolare in quel tempo preciso tanto da eleggerlo come il momento adatto per l’incarnazione. Di certo la presenza del Figlio di Dio tra noi è stata la prova definitiva di quanto la storia degli uomini sia importante agli occhi del Padre.
L’epoca in cui Gesù è vissuto non si può certo definire l’età dell’oro: piuttosto la violenza, le guerre, la schiavitù, le malattie e la morte erano molto più invasive e frequenti nella vita delle persone di quanto non lo siano oggi. In quell’epoca e in quella terra si moriva certo di più e con maggiore drammatica facilità di quanto non avvenga oggi. Eppure in quel frangente della storia umana, nonostante le sue ombre, Dio ha visto e riconosciuto “la pienezza dei tempi”.
L’ancoraggio alla realtà storica caratterizza dunque la fede cristiana. Non cediamo alla tentazione di un passato idealizzato o di un’attesa del futuro dal davanzale della finestra. È invece urgente l’obbedienza al presente, senza lasciarsi vincere dalla paura che paralizza, dai rimpianti o dalle illusioni. L’atteggiamento del cristiano è quello della perseveranza: «Se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza» (Rm 8,25). Questa perseveranza è il comportamento quotidiano del cristiano che sostiene il peso della storia (cfr. 2Cor 6,4), personale e comunitaria.
Nei primi mesi della pandemia abbiamo assistito a un sussulto di umanità, che ha favorito la carità e la fraternità. Poi questo slancio iniziale è andato via via scemando, cedendo il passo alla stanchezza, alla sfiducia, al fatalismo, alla chiusura in sé stessi, alla colpevolizzazione dell’altro e al disimpegno. Ma la fede non è una bacchetta magica. Quando le soluzioni ai problemi richiedono percorsi lunghi, serve pazienza, la pazienza cristiana, che rifugge da scorciatoie semplicistiche e consente di restare saldi nell’impegno per il bene di tutti e non per un vantaggio egoistico o di parte. Non è stata forse questa “la pazienza di Cristo” (2Ts 3,5), che si è espressa in sommo grado nel mistero pasquale? Non è stata forse questa la sua ferma volontà di amare l’umanità senza lamentarsi e senza risparmiarsi (cfr. Gv 13,1)?
Come comunità cristiana, oltre che come singoli credenti, dobbiamo riappropriarci del tempo presente con pazienza e restando aderenti alla realtà. Sentiamo quindi urgente il compito ecclesiale di educare alla verità, contribuendo a colmare il divario tra realtà e falsa percezione della realtà. In questo “scarto” tra la realtà e la sua percezione si annida il germe dell’ignoranza, della paura e dell’intolleranza. Ma è questa la realtà che ci è data e che siamo chiamati ad amare con perseveranza.

Questa seconda conversione riguarda allora l’impegno a documentarsi con serietà e libertà di mente e a sopportare che ci siano problemi che non possono essere risolti in breve tempo e con poco sforzo. Quali rigide precomprensioni impediscono di lasciarsi convincere dalle novità che vengono dalla realtà? Di quanta pazienza è capace il cuore dei credenti nel costruire soluzioni per la vita delle persone e della società?

Conversione alla spiritualità
Restare fedeli alla realtà del tempo presente non equivale però a fermarsi alla superficie dei fatti né a legittimare ogni situazione in corso. Si tratta piuttosto di cogliere “la pienezza del tempo” (Gal 4,4) ovvero di scorgere l’azione dello Spirito, che rende ogni epoca un “tempo opportuno”.
L’epoca in cui Gesù ha vissuto è stata fondamentale per via della sua presenza all’interno della storia umana e, in particolare, di chi entrava in contatto con lui. I suoi discepoli hanno continuato a vivere la loro vita in quel contesto storico, con tutte le sue contraddizioni e i suoi limiti: ma la sua compagnia ha modificato il modo di essere nel mondo. Il Maestro di Nazaret ha insegnato loro a essere protagonisti di quel tempo attraverso la fede nel Padre misericordioso, la carità verso gli ultimi e la speranza in un rinnovamento interiore delle persone. Per i discepoli è stato Gesù a dare senso a un’epoca che altrimenti avrebbe avuto ben altri criteri umani per essere giudicata.
Dopo la sua morte, dall’assenza fisica di Gesù è fiorita la vita eterna del Risorto e la presenza dello Spirito nella Chiesa: «Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani» (Gv 14,16-18; cfr. At 2,1-13). Lo Spirito domanda al credente di considerare ancora oggi la realtà in chiave pasquale, come ha testimoniato Gesù, e non come la vede il mondo. Per il discepolo una sconfitta può essere una vittoria, una perdita una conquista. Cominciare a vivere la Pasqua, che ci attende al termine del tempo di Quaresima, significa considerare la storia nell’ottica dell’amore, anche se questo comporta di portare la croce propria e altrui (cfr. Mt 16,24; 27,32; Col 3,13; Ef 4,1-3).
Il Cammino sinodale sta facendo maturare nelle Chiese in Italia un modo nuovo di ascoltare la realtà per giudicarla in modo spirituale e produrre scelte più evangeliche. Lo Spirito infatti non aliena dalla storia: mentre radica nel presente, spinge a cambiarlo in meglio. Per restare fedeli alla realtà e diventare al contempo costruttori di un futuro migliore, si richiede una interiorizzazione profonda dello stile di Gesù, del suo sguardo spirituale, della sua capacità di vedere ovunque occasioni per mostrare quanto è grande l’amore del Padre.
Per il cristiano questo non è semplicemente il tempo segnato dalle restrizioni dovute alla pandemia: è invece un tempo dello Spirito, un tempo di pienezza, perché contiene opportunità di amore creativo che in nessun’altra epoca storica si erano ancora presentate.

Forse non siamo abbastanza liberi di cuore da riconoscere queste opportunità di amore, perché frenati dalla paura o condizionati da aspettative irrealistiche. Mentre lo Spirito, invece, continua a lavorare come sempre. Quale azione dello Spirito è possibile riconoscere in questo nostro tempo? Andando al di là dei meri fatti che accadono nel nostro presente, quale lettura spirituale possiamo fare della nostra epoca, per progredire spiritualmente come singoli e come comunità credente?


Schede bibliche online per il tempo d’Avvento 2022

Dopo aver a lungo meditato e pregato sopra le Letture festive dei Tempi forti di Avvento, Quaresima e Pasqua, quest’anno 2022/23 abbiamo pensato di proporre le Schede sui Salmi responsoriali, a partire dal prossimo Avvento.

Di solito abbastanza trascurati nella predicazione e nella cura celebrativa, i Salmi responsoriali sono un intermezzo “artistico” (infatti sono nati in Israele per essere cantati) tra le letture, in cui l’Assemblea partecipa rivolgendo la sua preghiera a Dio con le sue stesse Parole. Si tratta di una preghiera che restituisce al Cuore del Padre la vastissima gamma dei sentimenti umani (lode, supplica, lamento…), voce di singoli e di comunità; voce rivolta a Dio oppure condivisa gli uni con gli altri. I Salmi sono quindi una esperienza di dialogo con Dio e di relazione nella assemblea del suo popolo. Sono “preghiera in situazione”: nascono dai momenti che il popolo si trova a vivere. All’inizio le vicende personali e comunitarie nell’antico Israele, che però scopriamo comuni alle condizioni storiche di tutti i singoli e di tutti i popoli: quando va bene e quando va male, nel dubbio e nella speranza… Infine, sono la preghiera che l’umanità di Gesù ha fatto sua e che la Chiesa sua Sposa ha fatto propria fin dall’inizio.

Le Schede saranno disponibili in forma cartacea (presso la libreria Cultura Nuova, le Parrocchie…) e sul sito dell’Apostolato Biblico (www.abdiocesifaenza.altervista.org). Per chi (singoli e gruppi) nonostante tutto volesse meditare sui Vangeli festivi, le Schede saranno provviste anche di quei testi. Visto il gradimento riscontrato, mettiamo a disposizione anche le Schede bibliche per bambini. Quest’anno è stato scelto il testo Le Avventure di Pinocchio per accompagnare i vangeli della domenica di Avvento. Le schede sono state pensate per offrire un supporto, un ausilio per la catechesi. Ciò che viene offerto è una traccia che può essere adattata in base all’età e al gruppo dei bambini a cui si rivolgono. L’ascolto è coadiuvato dall’inserimento di brevi sintesi dei testi in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) a cui fanno seguito momenti di espressione individuale e di condivisione.

Ci auguriamo che questi sussidi possano sostenere la fede e la preghiera di tutta la comunità, nello scorrere lieto del nuovo Anno liturgico.

Ricordiamo inoltre l’appuntamento con la Parola venerdì 25 novembre alle 20.45 in Seminario, in cui verrà presentato il vangelo di Matteo che accompagnerà questo anno liturgico.

L’équipe di Apostolato Biblico diocesano

Le schede da scaricare

Schede Avvento 2022 – Testi dei Vangeli

Scheda Avvento I – 27 novembre

Scheda Avvento II – 4 dicembre

Scheda Avvento III – 11 dicembre

Scheda Avvento IV – 18 dicembre

copertina schede avvento 2022

CARTOLINE Avvento


Esercizi spirituali per la Quaresima: come partecipare agli incontri online del 29-30-31 marzo

Tornano anche quest’anno gli Esercizi Spirituali dell’Ufficio Catechistico Nazionale 2022, pensati per il Tempo di Quaresima in preparazione alla Santa Pasqua.

Si svolgeranno nei giorni 29-30-31 marzo 2022, dalle ore 19.00 alle ore 19.30, in modalità on line tramite Zoom (apertura della stanza alle ore 18.30). Il tema sarà: La valle, la spada e la veste. Si tratta di un percorso ideale nei giorni della Passione di Gesù secondo i racconti evangelici e sarà guidato da don Dionisio Candido, Biblista e Responsabile del Settore dell’Apostolato Biblico dell’UCN. Ci sarà anche la possibilità della traduzione simultanea in linguaggio LIS. Sul sito web UCN troverete a breve la presentazione dell’iniziativa.

L’iscrizione alle tre serate avverrà direttamente attraverso il portale di Zoom – indicando il vostro nominativo, email, recapito cellulare e diocesi di appartenenza. Concludendo tale fase riceverete per email il link di accesso alla stanza di zoom oppure potrete accederete direttamente se la sessione sarà già aperta.

Ecco i link:
(29 marzo) – https://zoom.us/webinar/register/WN_oSi3nYQHSMqdowobb-Sd_g
(30 marzo) – https://zoom.us/webinar/register/WN_1Wv-Ubi1RhS6JdIxVVlr3w
(31 marzo) – https://zoom.us/webinar/register/WN_eOz8pYV2R3-cpP6oZ0li1A

Al termine di ogni incontro coloro che sono iscritti riceveranno per email la traccia e un video che vi accompagneranno per ripetere la riflessione a livello personale.


Cammino sinodale in tempo di Quaresima: il messaggio del vescovo Mario

Convertirsi ad un modo di stare e di operare nel mondo da persone già risorte con Cristo (cf Col 3,1)

Premessa: il Messaggio per la Quaresima 2022

Il Messaggio per la Quaresima, inviato a tutti i protagonisti del cammino sinodale dalla Presidenza della Conferenza episcopale italiana, contiene un invito ad una triplice conversione: all’ascolto, alla realtà e alla spiritualità.

Conversione all’ascolto, specie all’ascolto della Parola che si fa carne

Nella prima fase del Cammino sinodale in cui siamo invitati all’ascolto dentro di noi, ai nostri fratelli e sorelle, piccoli e grandi, vicini e lontani, non deve mancare soprattutto l’ascolto alla Parola di Dio che si fa carne. Ciò vuol dire: a) leggere, meditare e pregare la Parola di Dio, la Parola della Sacra Scrittura perché ci aiuti a capire il senso dell’incarnazione del Figlio di Dio, dell’incarnazione del Verbo di Dio nell’umanità e nella storia, in tutte le sue sfaccettature; b)  preparare il nostro cuore ad amare senza limiti. Infatti, «ascoltare» l’incarnazione di Cristo significa, anzitutto, capire che ascolto della Parola di Dio e ascolto dei fratelli e delle sorelle – piccoli e grandi, ricchi e poveri, sani o ammalati – vanno di pari passo. Non si può accogliere la Parola che si fa carne senza accogliere ed amare Cristo presente nelle persone, nel creato, nella storia.

Conversione alla realtà, come obbedienza all’incarnazione di Cristo

Per quanto detto, vivere la conversione alla realtà, non può che voler dire, in particolare, obbedienza all’incarnazione di Cristo. Come? Vivendo la missione e il conseguente impegno di partecipare all’opera di redenzione e di trasfigurazione di Cristo nel mondo. Cristo, incarnato, morto e risorto ci sollecita a partecipare alla sua «pazienza» (cf 2 Ts 3,5), vissuta in sommo grado nel «mistero pasquale»: un mistero di incarnazione, morte e risurrezione. Siamo chiamati a realizzare con Lui la «nuova creazione», nella pienezza del suo Amore, senza lamentarci e senza risparmiarci (cf Gv 13,1).

Conversione alla spiritualità pasquale

Convertirsi alla realtà, durante il cammino sinodale, non significa, pertanto, fermarsi alla superficie dei fatti né a legittimare ogni situazione in atto. Si tratta, invece, di scorgere l’azione dello Spirito, che rende ogni momento della nostra esistenza un «tempo opportuno», in cui allargare il nostro amore, la fede nel Padre misericordioso, la carità verso gli ultimi, la speranza in un rinnovamento interiore delle persone. Lo Spirito, invocato per noi da Gesù e mandato dal Padre, è Spirito di figli e di figlie, Spirito d’amore e di verità. Un tale Spirito domanda a noi credenti di considerare ogni realtà, la storia umana, in chiave pasquale: ossia nell’ottica dell’amore, dell’amore crocifisso (cf Mt 16,24; 27,32; Col 3,13; Ef 4, 1-3).

Conclusione

Solo un cammino sinodale, vissuto mediante la conversione all’ascolto, alla realtà e alla spiritualità, può aiutare le nostre comunità e i gruppi sinodali  a vedere, giudicare, agire e a celebrare l’esistenza personale e comunitaria, secondo lo Spirito d’amore e di verità di Cristo e del Padre: Spirito di comunione e di missione.

Buon cammino sinodale di Quaresima!

                                             + Mario Toso

Giovani e Vocazioni: aggiornamenti sulle proposte pastorali 2022

Di seguito riportiamo alcune modifiche segnalate dall’area Giovani e Vocazioni della Diocesi in merito alle iniziative pastorali riportate nel libretto “Giovani in cammino” 2022.

Gli appuntamenti che sono cambiati

Le confessioni di Quaresima per giovani non si svolgeranno il 27 marzo ma il 3 aprile 2022

Cancellate le date del 15 e del 22 febbraio del percorso Identikit animatori. Questi due appuntamenti confluiscono in un nuovo appuntamento ovvero la serata del 28 aprile 2022.

È stata cancellata la festa di carnevale fissata per l’1 marzo.

La settimana comunitaria donne non è più dal 18 al 23 aprile ma anticipata al periodo dall’ 1 al 7 aprile 2022

C’è da segnalare un appuntamento a livello nazionale che coinvolgerà anche la nostra diocesi: il 18 aprile 2022 l’incontro degli adolescenti con il Papa a Roma.

Non compariva nel libretto – perché ancora da fissare – la settimana comunitaria uomini in programma dall’ 1 al 7 maggio 2022.

Il mandato agli animatori dei centri estivi è stato posticipato dal 15 al 22 maggio 2022

La veglia di preghiera per le vocazioni non sarà l’8 maggio contrariamente a quanto indicato in precedenza. Sarà a breve comunicata una nuova data e ulteriori dettagli.

DI TUTTE LE INIZIATIVE SOPRAELENCATE SEGUIRÀ UNA COMUNICAZIONE PIÙ DETTAGLIATA IN FUTURO


Missionari martiri: il 20 marzo concelebrazione per padre Daniele Badiali a Ronco

Colpisce il Papa che in Ucraina manda due cardinali per stare vicino alle persone, alle vittime, a rischio della vita. Colpisce vedere all’inizio del video per la Giornata dei missionari martiri di quest’anno la foto di padre Daniele Badiali insieme alla volontaria dell’Operazione Mato Grosso Nadia de Munari, uccisa nel 2021 a Chimbote dove era a servizio degli asili costruiti nella grande baraccopoli nel deserto dove opera anche il nostro padre Samuele Fattini. Da padre Daniele a Nadia, dalle alte montagne delle Ande al deserto della costa, dopo 25 anni il Vangelo in Perù viene annunciato non solo a parole, ma nei fatti e fino a dare la propria vita in un mistero di violenza e di odio che incendia le persone e il mondo anche in Europa, come sentiamo nella cronaca. Nadia che amava i fiori, si intitola il video realizzato da Missio e che raccoglie testimonianze anche di altri missionari in varie parti mondo che hanno dato la vita, fra cui il beato Charles De Foucauld che sarà canonizzato il prossimo maggio, anche se non martire.

Padre Daniele Badiali e Nadia Munari, uccisa nel 2021
Il tema scelto per questo anno è voce del Verbo: sì questi uomini e donne versando il sangue a somiglianza del Cristo partecipano di quella misteriosa eloquenza del sangue che da Abele fino a oggi grida a Dio e ai fratelli chiedendo giustizia, offrendo perdono, fecondando questo mondo che rischia la desertificazione, anche spirituale. Chi desidera può scaricare il materiale dal sito di Missio (www.missioitalia.it) e ogni anno, dal 1991 attorno alla data del 24 marzo, ci offre uno sguardo sintetico sui missionari uccisi nell’anno precedente, invitandoci al digiuno e alla preghiera. Il 24 marzo per ricordare Oscar Romero, arcivescovo del Salvador, oggi riconosciuto martire, emblema per tutto il mondo missionario della testimonianza fino al martirio di tanti missionari. Il 12 e 13 marzo in tante parrocchie della nostra diocesi si è vissuta anche la Festa missionaria dei bambini, posticipata rispetto alla tradizionale data dell’infanzia missionaria in gennaio, dopo l’Epifania. Quest’anno i bambini hanno ricevuto una “valigia dei sogni”, per imparare a sognare insieme i sogni di tanti bambini come loro che in tante parti del mondo sognano di poter mangiare, curarsi, andare a scuola. Questa festa ha fatto incontrare i bambini con alcuni missionari e ha dato la possibilità in questa quaresima di poter fare qualcosa di concreto, di sentirsi uniti a tanti altri bambini anche se a distanza, ciascuno ha celebrato, festeggiato, ascoltato nella propria parrocchia, ma contemporaneamente a tanti altri della nostra Diocesi (i bambini di 51 parrocchie).

Il 20 marzo a Ronco la concelebrazione per padre Daniele Badiali

Domenica 20 marzo, nella chiesa di Ronco, parrocchia dov’era nato e dove riposa nel cimitero, alle 14.30, è in programma una concelebrazione con ricordo di padre Daniele Badiali.

don Mirko Santandrea

Verso la Pasqua: dal 6 marzo in Seminario con la preghiera ecumenica per la pace

Con la prima domenica di Quaresima comincia il percorso Verso la Pasqua cioè la proposta di preghiera rivolta ai giovani che si svolgerà ogni domenica sera in seminario fino al 3 aprile.
Nella prima domenica, il 6 marzo, la preghiera sarà ecumenica. Raccogliendo l’invito di papa Francesco e del nostro vescovo Mario, pregheremo per la pace insieme a fratelli ucraini, moldavi e rumeni, anche di diverse confessioni cristiane. L’appuntamento è per le 19 in Seminario, via degli Insorti 56, Faenza.