Queste meditazioni possono servire anche per i cinque mercoledì precedenti
la festa. A chi pratica questa devozione, Pio VI, il 10
gennaio 1778, concesse l'indulgenza di sette anni e sette quarantene ogni
mercoledì e la Plenaria in uno dei cinque mercoledì a scelta, purché confessato
e comunicato visiti una Chiesa dell'Ordine.
Primo giorno
ASPIRAZIONI INFANTILI - LE PRIME VISIONI -
PRIVILEGI CELESTI
Primo punto - Umile figlia
del popolo, Santa Caterina da Siena si dimostrò sin dai primi
suoi anni incline meravigliosamente alla pietà e destinata ad una vita
più angelica che umana.
Il suo desiderio fu di dare a
Dio tutta se stessa; fuggì le cose del mondo e i giovanili divertimenti, amò la
preghiera, cercò i luoghi solitari e bramò di servire Dio nell'innocenza del suo
cuore. Venerò i sacerdoti come ministri di Dio; quando
li vedeva passare per via, baciava le orme dei loro piedi. Ebbe verso la
Vergine Madre una tenera devozione fin dall'infanzia; salendo le scale della
casa paterna, recitava in ginocchio l'Ave Maria ad ogni gradino.
Conservi anche in noi il
degnissimo Iddio l'innocenza del cuore, e se l'abbiamo perduta, ci dia forza
per recuperarla e poterlo amare e servire come figli fedeli.
Secondo punto - Fu Caterina
fin dall'infanzia favorita da Dio di straordinarie visioni. Una delle prime fu
quando in età di sei anni; andata con il fratellino Stefano
poco lontana da casa, vide in alto, sulla cima del colle di Camporegio, dove c’è la Chiesa dei Domenicani, il signore
Gesù in abiti pontificali, coi tre prediletti discepoli: Pietro, Giacomo e
Giovanni. Il divin Redentore si rivolse a lei e le diede la benedizione. Più volte sentì nell'orecchio la
voce di Dio e della Madre celeste che la invitavano ad una vita perfetta;
apprese fin da allora a trattenersi in celesti colloqui ed a vivere in unione
stretta con Dio.
Uno dei più vivi desideri di
Caterina fanciulla fu di separarsi totalmente dagli uomini e nella solitudine
parlare col suo Dio. Uscita un giorno dalla città, preso un pane con sé, trovò
poco lontano dalle mura alcune caverne e credé che ivi fosse il deserto. Vi si
trattenne a lungo e soltanto la sera le campane di San Domenico la destarono
dall'estasi beata e una mano invisibile la ricondusse in città. Nella casa
paterna pregava continuamente e durante l’orazione le fu vista aleggiare sul
capo una candida colomba. Così Iddio manifestava d'averla presa in custodia e
di volere da lei cose grandi.
Chiediamo anche noi al Signore
Iddio che ci distacchi dagli amori della terra e ci faccia
amare la conversazione coi cittadini del cielo. Domandiamogli che benedica i nostri passi per correre animosi nelle vie del
bene.
Colloquio - O amabile
Caterina, che a Gesù Cristo unico amore desti fin da
bambina le primizie degli affetti, che Lui solo cercasti nell'innocenza del tuo
cuore, che da Dio fosti mirabilmente privilegiata ed arricchita di doni
celesti, che nutristi la devozione più tenera verso la Vergine Maria, fa che
anche noi proviamo distacco dalle cose terrene per essere simili a te
nell'amore verso Dio, con l'intercessione della celeste Madre.
Ossequio – Cerchiamo anche
noi Iddio nella solitudine del nostro cuore e porgiamo l’orecchio alla Sua voce
che internamente ci parla. 3 Pater Ave
Gloria Santa Caterina da Siena prega per noi
Secondo Giorno
SPOSALIZIO CON NOSTRO SIGNORE
GESÙ CRISTO E CAMBIO DEL CUORE
Primo punto - La ferma
risoluzione presa da Caterina di non dare il suo cuore altro che a Dio, fu
confermata da lei con mirabile energia quando, recisa la sua chioma ed
avvoltasi il capo con un bianco velo, stabilì di abbandonare per sempre il
mondo ed ascriversi tra le Sorelle della Penitenza dell'Ordine di S. Domenico.
Alle compagne ella apparve vero angelo di bontà e tutte le avanzava nella
perfezione della virtù, dando a conoscere d'essere guidata in modo speciale da
Dio. Ella conobbe fin da allora la sua missione di diffondere nelle anime il
fuoco dell’amore di Cristo. Il cuore di Caterina fu così adorno di virtù e di
mirabili doni che Gesù Cristo la volle per Sua Sposa prediletta, destinandola
ad operar cose grandi nella Sua Chiesa. Questa Vergine era pronta, con la Lampada
accesa! Essendo ella in età di venti anni, nel giovedì di carnevale del 1367,
Gesù Cristo, accompagnato dalla sua Vergine Madre, apparve a Caterina con una
corte di angeli e le pose nel dito un lucentissimo anello. San Domenico suo
Padre e il prediletto apostolo Giovanni si rallegrarono dell’evento e David
Profeta suonò con l'arpa divine armonie.
Nello stato in cui Dio ci ha
posto, cerchiamo anche noi l'amore di Dio ed il bene delle anime! Operiamo con
tutte le nostre forze perché Gesù Cristo sia da tutti conosciuto e amato.
Secondo punto - Divenuta
Sposa di Cristo, Caterina udì dal celeste suo Sposo queste belle parole: «Figlia,
dammi il tuo cuore ed io ti darò il mio». E con fervido slancio di fede ella
fece la sua offerta. Dal quel momento si sentì tutta trasformata e rinnovata.
Il cuor di Gesù era divenuto il suo e ne sentì in sé tutto il fuoco d'amore; ne
fece suoi i dolori; provò le punture delle spine e sentì in sé gli angosciosi
desideri per la salvezza della anime. Suo continuo
tormento fu la sete di patire per amor del suo Gesù e per il bene della Chiesa.
Sua vivissima brama fu d'immolarsi per guadagnare le anime a Cristo.
Dia anche a noi la Vergine
Sposa di Cristo una scintilla di quel fuoco d'amore di cui fu così accesa,
perché sia vinto il torpore dei nostri cuori così spesso dimentichi del sangue
che ci ha redenti.
Colloquio - O dolce Sposa di
Cristo, Santa Caterina, che desti al mondo lo spettacolo di un amore sovrumano
verso Colui che desidera attrarre a sé tutti i cuori, tu che rispondesti con
tanto slancio ai Suoi inviti e con trasporto ineffabile ne accettasti le pene,
che per Lui ed in Lui desiderasti vivere e morire, sii la nostra guida perché
possiamo anche noi camminare per la via dell'amore e del dolore che tu
eleggesti. E se per questa ardua via non possiamo seguirti che da lontano,
dacci almeno la forza di sopportare i dolori della vita e le pene in espiazione
dei nostri peccati. Così sia.
Ossequio -
Cerchiamo anche noi di restare uniti a
Dio nella fede e nell'amore; né mai si estingua nel cuor nostro la fiamma di carità, pronti a rispondere in ogni momento
agli inviti celesti. 3 Pater Ave Gloria
Santa Caterina da Siena prega per noi
Terzo giorno
COLLOQUI CON LO SPOSO CELESTE
– CHIAMATA ALL'AZIONE - VITA DI CARITÀ
Primo punto - I colloqui di
Caterina col suo Sposo celeste divennero più frequenti dopo tanti contrassegni
d'amore. Il divino Maestro spesso le appariva e la istruiva nelle cose
dell'anima, soprattutto nella conoscenza di se stessa, del suo nulla e del
peccato, e di Dio sommo infinito bene. La meditazione in cui Iddio parla
all'anima che docile l’ascolta, e l'orazione con cui l'anima parla a Dio,
furono il suo continuo esercizio accompagnato da singolari penitenze e continui
digiuni. In tal modo ella si preparava a compiere le grandi opere a cui Dio l'aveva destinata, e di cui nulla ella ancora
sapeva. Si lasciava guidare da Dio, pronta a fare in
tutto e per tutto la Sua divina volontà.
Insegni Caterina anche a noi
ad elevare a Dio la nostra mente e il nostro cuore e udire Iddio che ci parla e
c'invita ad amare e servire Lui solo.
Secondo punto - Munita della
forza acquisita negl'intimi colloqui con Dio, Caterina sentì che le sarebbe toccato di uscire dalla cella per darsi alla vita
d'azione, per portare la parola d'amore in mezzo alla gente e guadagnare anime
a Dio. Sebbene desiderosa di silenzio e di luoghi di ritiro, obbedì alla
chiamata trovando il modo, anche in mezzo agli strepiti del mondo, di formarsi
un solitario rifugio nella cella del suo cuore per parlare a Dio ed ascoltare
la Sua voce. Intraprese così una vita d’azione caritativa che unì alla continua
contemplazione, perché ella mai distolse l'orecchio dalla voce di Dio che le
parlava.
L'anima di Caterina fu
ripiena d'ardore per una vita conforme a quella del Divino suo Sposo. Sebbene
donna, chiamata ad una missione singolare nella Chiesa, ella sembrò erede dello
Spirito di San Domenico e della sapienza di San Tommaso d'Aquino
e cominciò a distribuire a vantaggio delle anime i tesori della sua mente e del
suo cuore. I suoi primi pensieri furono per il suo popolo, per suoi amici più
diletti, i poveri, e per ogni sorta di infelici. Le opere a
cui attese furono l'assistenza ai lebbrosi, ai colpiti dal contagio,
visitò i carcerati, assistè i morenti e conquistò con
le lacrime e con le preghiere perfino le anime dei condannati dalla giustizia.
Nella sua città, le parole di Caterina erano per tutti come strali potenti che
ferivano i cuori e li conquistavano a Dio.
Santifichi quindi Caterina,
col suo aiuto efficace, ogni opera nostra quando lavoriamo per il bene del
prossimo, e il suo splendido esempio sia di stimolo per vincere la nostra
inerzia e renderci veri apostoli di carità.
Colloquio - Devotissima
Caterina, unisci i tuoi intensi desideri di vita apostolica alla
nostre brame di unione con Dio, insegnaci ad evitare il difetto di
occuparci troppo delle cose esteriori, dirigi i nostri passi, fa che siano
santificate le nostre azioni, indicaci i mezzi per non attenderci un premio in
terra per il bene che operiamo, e fa che soltanto Iddio sia la nostra mercede
in paradiso.
Ossequio - Sia valido esempio
per noi la vita mirabile di Caterina; impiegniamoci
nelle cose terrene tenendo sempre presente Iddio; lasciamoci guidare da Lui offrendoGli sempre in lode le
nostre opere. 3 Pater Ave Gloria Santa
Caterina da Siena prega per noi
Quarto giorno
LA CORONA DI SPINE - LE SACRE
STIMMATE - ASCENSIONI SUBLIMI
Primo punto - Il desiderio di
assomigliare al suo Sposo addolorato e crocifisso fu così intenso in Caterina
che, essendole apparso Gesù Cristo con l’offerta di due corone, una d'oro e
perle preziose, l'altra di acutissime spine, ella di slancio prese lieta la
corona di spine. E fu così viva in lei la sete della penitenza, che desiderò
come doni preziosi del suo Sposo, le persecuzioni, le calunnie ed ogni sorta di
sofferenza, benedicendo chi la malediceva e spargendo benefici su chi la
ingiuriava e le faceva del male. Quando si mormorava di lei, diceva: «Non
diranno mai di me quanto di merito» e chiamava suoi benefattori ed amici quelli
che pensavano male di lei dicendo che essi la conoscevano meglio di ogni altro.
Noi, che siamo tanto gelosi
della nostra reputazione e desiderosi della lode spesso non meritata, imitiamo
la vergine Caterina nel non respingere le umiliazioni e i dolori che ci rendono
simili a Gesù, nostro divino Maestro.
Secondo punto - Prima che si accingesse alle opere più grandi, alle quali il celeste suo
Sposo l'aveva destinata in vantaggio della Chiesa, Caterina ebbe la
singolarissima grazia di divenire a lui simile anche nelle membra esteriori.
Con mistero sublime d'amore Egli volle imprimere in lei i segni dolorosi della
sua passione; mentre a Pisa ella intensamente pregava nella chiesa di Santa
Cristina dinanzi al Crocifisso Redentore, si partirono cinque raggi sanguigni
dalle Sue piaghe, diretti alle mani, ai piedi ed al costato della Santa, che ne
rimasero prodigiosamente feriti, in modo che ella divenne immagine viva di Gesù
crocifisso e morto per noi. Per cinque anni ella portò questi segni portentosi;
furono questi per lei anni di continui spasimi fino alla morte, oltreché di attività sovrumana per il bene delle anime e la
gloria della Chiesa.
Mirabilmente elevata alla
somiglianza con Gesù Redentore, la santa vergine Caterina cercò di far suoi i
desideri che Gesù ebbe per la gloria del Padre e per la diffusione nel mondo
dell’Amore Divino. Sentì in modo meraviglioso la sete per le anime, e provò in
sé tutte le ansie del buon pastore che va in cerca
delle pecorelle smarrite. Vide le colpe di tanti ostinati ribelli alla voce
dell'Amore, e mai cessò di richiamarli all'esercizio della virtù ed alla
contrizione dei loro peccati. E mentre il suo cuore sembrò dilatarsi senza
confine per abbracciare tutte quante le anime, provava un gaudio ineffabile nel
vederne tornare un gran numero all'Amore del loro Dio e un intenso dolore le
feriva continuamente il cuore nel vedere per tante altre disperso il sangue per
esse versato.
Esaminiamo noi stessi e
vediamo quanto scarso sia in noi il desiderio di
conformare la nostra vita a quella di Gesù Cristo. Ciediamo
a Lui, nostro Redentore e Maestro, di eleggerci a suoi
coadiutori nella grande opera della redenzione.
Colloquio - O Caterina, vera serafina nell'amore, che rifiutando ogni onore e delizia
del mondo non scegliesti altro che le spine e la croce, che seguisti lo Sposo
per l'aspra via del calvario portandone come privilegio sulle membra i segni dolorosi
della Sua passione, sii per noi, così freddi nell'amore e così contrari a
rassegnarci alle pene della vita, validissimo esempio e stimolo per abbracciare
le croci che il Signore ci manda. Dacci la forza, o Sposa di Cristo, di
accettare da Gesù il calice del dolore; fa che le nostre anime purificate dai
patimenti e unite a Lui nel sacrificio, siano degne di associarsi a Gesù nella
vita di gloria.
Ossequio - Invitati
dall'Apostolo San Paolo a rivestirci del nostro Signor Gesù Cristo, cerchiamo
anche noi di far nostre le pene di Gesù, immolandoci sulla sua croce per la
redenzione delle anime. 3 Pater Ave
Gloria Santa Caterina da Siena prega per noi
Quinto giorno
AMOR DI DIO E DEL PROSSIMO -
AMORE A GESÙ SACRAMENTO E ALLA CHIESA
Primo punto - L'amore di Dio
e del prossimo furono in Caterina una sola e medesima fiamma. Ella c'insegnò
come noi siamo spinti ad amarlo senza misura e a dare a Lui tutto il nostro
cuore rinunziando totalmente a noi stessi, nella cognizione del nostro nulla e
per l'infinita sapienza e bontà di Dio e delle Sue due grandi opere: la
creazione e la redenzione dell'umanità. E mentre alla cognizione di Dio si
giunge dalla cognizione di noi stessi e delle creature, non è invece l'amore
delle creature che deve condurci all'amore di Dio, ma l'Amore di Dio che ci
deve far amare in Lui tutte le creature, e non è per altro motivo che per
quest'unico e ineffabile amore. Così da Dio non dobbiamo mai staccare il nostro
cuore, che solo in Dio può saziarsi, né deve essere dato da noi (consacrati) a
nessuna creatura. Ed essendo l'amore la ragione di tutto il nostro operare,
tutto ciò che facciamo e vogliamo dobbiamo farlo e volerlo per solo amore e
sola gloria di Dio. Salutiamo in Caterina la nostra Maestra, che c'insegna ad
amare Iddio bene infinito e il nostro prossimo, per amore di Dio.
Secondo punto - Verso Gesù
Sacramento ebbe Caterina un particolarissimo amore. Nella Santa Eucarestia ella vide Iddio che continua
l'opera della redenzione e rimane in contatto continuo con l'umanità. Vide in Essa il ricordo vivo e perenne della passione di Cristo, la
fonte per noi di grazia e il pegno della gloria futura; vide nell'Eucaristia
una rivelazione divina del Cuore Santissimo del Redentore e anelò continuamente
di dissetarsi alla ferita aperta del Suo costato, onde ella diceva di trarre
fuoco e sangue. E di tal cibo visse anche corporalmente, ridestando in tante
anime i fervori eucaristici e il desiderio di riceverlo con frequenza.
Dall'amore grandissimo verso Dio, dai suoi intensi fervori verso il Divin Sacramento derivò in Caterina un vivo e forte amore
verso la Chiesa. Ella vide nella Chiesa il regno stabilito da Dio per la salute
delle anime, la Sposa del Redentore, il porto di sicurezza; vide nei sacerdoti
della chiesa i ministri del Sangue di Cristo che ci purifica e risana e ci fa vivere
di Lui. Da un tale amore nacque il desiderio di veder tutti i fedeli uniti al
Romano Pontefice da lei chiamato il dolce Cristo in terra,
stretti fra loro in soave fratellanza. Un tale amore la spinse ad
affaticarsi per la gloria della chiesa ed espiare in se stessa le colpe di
tanti indegni suoi fedeli.
Attragga anche noi Caterina a
gustare nel Sacramento d'amore il frutto della redenzione, e interceda per noi
presso Dio perché purifichi il nostro cuore e ci renda
degni di cibarci spesso del Pane degli Angeli.
Colloquio - O Santa Caterina,
grande amante di Dio e delle anime, che nell'amore di Dio abbracciasti gli
uomini tutti e li volesti tutti legati dai dolci vincoli della carità, che nel
Sacramento adorabile vedesti il segno di questa unione e nel Pontefice Sommo il
nostro vero padre e pastore, ottieni anche per noi almeno una scintilla di quel
fuoco che infiammò il tuo cuore. Purifica i nostri affetti e fa che soltanto in
Dio noi amiamo le creature; innamoraci del Divin
Sacramento sicché solo da questo pane celeste noi (consacrati) cerchiamo la
vita, e rendici figli devoti e zelanti della cattolica Chiesa.
Ossequio - Preghiamo la
nostra serafica Madre affinché ottenga per noi da Dio un sincero amore verso la
Chiesa e il Pontefice; e poiché molti ingrati si allontanano dalla Chiesa ed
amareggiano il cuore del loro Padre e Pastore, cerchiamo di compensare le loro
offese con la nostra fedeltà (di consacrati). 3 Pater Ave Gloria Santa Caterina da Siena prega per noi
Sesto giorno
ZELO PER LA PACE E PER LA
RIFORMA. DEI COSTUMI- MAGNANIMI DESIDERI
Primo punto - Fu un continuo
dolore al cuore di Caterina vedere la sua Patria lacerata da fiere discordie,
le famiglie divise, gli animi accesi d'odio e di desiderio di vendetta. Per
banali motivi si armavano i cittadini l'uno contro
dell'altro, si muovevano guerre fra i paesi rivali ed erano frequenti gli
omicidi ed i tradimenti. Gemeva Caterina in mezzo a queste contese, e spinta dalla carità non solo si offrì consolatrice di tutti
gli afflitti, specialmente degli orfani e delle vedove, ma si interpose spesso
fra i combattenti, e con parole infuocate che scendevano nel fondo dei cuori
esortò al perdono ed alla concordia per la misericordia di Gesù Cristo; spesso
ottenne che i nemici più fieri si dessero l’abbraccio della pace. Si recò in
persona nelle terre rivali, nei castelli dei contendenti, e non fu paga finché
non vide innalzato il ramo d'olivo come insegna di pace.
Ammiriamo lo zelo di questa
grande pacificatrice di cuori, e sia vivissimo in noi il desiderio che tutti
gli uomini si uniscano tra loro come fratelli e figli d'un medesimo Padre.
Secondo punto - Vide Caterina
la causa delle discordie nell'orgoglio, nelle passioni sfrenate, e soprattutto
nell'amor proprio, che ella chiamava fonte d'ogni male e rovina d'ogni bene.
Invitata da Dio stesso a consacrarsi all'opera della riforma dei costumi, usò
ogni mezzo per estirpare dai cuori le radici funeste dei vizi, scuotere le
coscienze e indurre anche i più ribelli a lacrime di pentimento. Tanto fervide
furono le sue ammonizioni che molti si chiusero nei chiostri per espiare le
loro colpe nell'austerità e santità d'una nuova vita. Accompagnata da vari
religiosi che assolvevano i penitenti, si recava sul campo delle contese, si
intratteneva a lungo nelle famiglie facendo ammirare la bellezza della virtù e
la dolcezza della pace. E intanto deponevano nel suo cuore le loro sofferenze
di madri e di spose; e gemendo con loro ispirava la più perfetta rassegnazione
al divin volere.
Più vasti ancora furono in
Caterina i desideri di pace al veder le contese e le guerre tra popolo e
popolo, le terribili stragi, le congiure e le ribellioni ai legittimi capi.
Nella sua mente arrise la grande idea della pace universale di tutti i
cristiani e della loro unione nella grande impresa della liberazione dei luoghi
santificati dal sangue di Cristo e glorificati dal Santo Sepolcro. Ella sperò
che gli uomini si sarebbero pacificati nel cercare l'unica gloria nel trionfo
di Cristo. Tentò ogni via per giungere nell'intento, rivolgendosi con lettere ai
Principi, ai Re, e allo stesso Romano Pontefice, esortando tutti a favorire il
santo passaggio e a seguire il gonfalone della Santa Croce
alzato dal Padre comune dei fedeli. Così ella univa le sue ferventi
aspirazioni ai voti magnanimi di tanti grandi, che avevano a cuore l'onore di
Dio e l'esaltazione della Chiesa.
Sia sprone a tutti noi
l'esempio di Caterina; l'amore verso Dio e il desiderio di vedere esteso a
tutti i popoli il beneficio della redenzione, ci spinga ad aiutare per quanto
possiamo le opere compiute dalla Chiesa per l'estensione del regno di Gesù
Cristo nel mondo.
Colloquio - Verginella
ammirabile, Santa Caterina, che, senza alcun aiuto di mezzi terreni, o di umana
sapienza, mostrasti a noi la forza del divino amore con le parole, con gli
scritti, con le opere meravigliose e riuscisti ad emulare i più grandi apostoli
nello zelo per la salute delle anime e la gloria della Chiesa, guarda a noi
incapaci di eseguire e nemmeno concepire opere simili alle tue. Tu che nel
mondo rimaneti splendido esempio di zelo e di amore
per il bene e consacrasti tutta la vita al trionfo delle più magnanime idee,
scuoti il nostro torpore e fa che noi, umiliati davanti a Dio, possiamo
divenire per mano tua docili strumenti dei suoi divini voleri.
Ossequio - Ammaestrai
dall'ammirabile Santa, cerchiamo anche noi di attirar le anime a Dio, facendo
conoscere a tutti con la parola e con l'esempio quanto sia
dolce il vivere in unione con Dio e servire a Lui solo. 3 Pater Ave Gloria Santa Caterina da Siena prega per noi
Settimo giorno
RITORNO DEL PONTEFICE A ROMA
- IL VOTO ESAUDITO - UMILTÀ DELLA SANTA
Primo punto - Al
tempo di Caterina era vivo desiderio di tutti i fedeli che il Vicario di Gesù
Cristo, esule da settant'anni dalla sua sede romana,
vi facesse ritorno. Tra le ragioni che avevano
persuaso il Pontefice a restar lontano da Roma vi era quella delle lotte e
discordie che laceravano l'Italia; ma Caterina pensò giustamente che queste,
assai violente, si sarebbero calmate se il Padre comune dei fedeli fosse
tornato al centro della cattolica Chiesa. Iddio le mise in cuore l'idea di
adoperarsi per la nobile causa, e, sprovvista di tutti i mezzi umani, con la
sola forza della parola accesa d'amore e dalla virtù delle preghiere continue,
meritò di divenire l'Angelo di Dio per ricondurre il Pontefice alla sede
gloriosa di Roma, rendendo così alla Chiesa le veste
della letizia.
A compiere le opere grandi ha
sempre scelto Iddio i mezzi più umili, mostrando così che la Sua virtù supera
la vanità degli umani intenti. Se vogliamo anche noi divenire strumenti per il
bene nelle mani di Dio, umiliamoci profondamente e riconosciamo il nostro
nulla, mettendo in Dio tutta la nostra fiducia.
Secondo punto - A
Caterina si porse l'occasione di recarsi di persona presso il Pontefice in
Avignone, ove fece a lui presenti i desideri di tutti i fedeli, e
coraggiosamente gli parlò del dovere che egli aveva di ritornare alla sua sede.
E illuminata da quel Dio che conosce i segreti dei
cuori, ella conobbe il voto che il Pontefice aveva fatto, che a nessuno aveva
rivelato, di riprendere sollecitamente la via di Roma. Quella rivelazione fu
per il Sommo Pontefice un nuovo invito di Dio, e vincendo ogni difficoltà,
senza dare ascolto ai consigli contrari, senza temere le minacce, decise il suo
ritorno ringraziando Iddio che per le preghiere di Caterina gli aveva dato
forza e virtù per compiere il difficile passo.
Mentre il Pontefice, accolto
dal plauso di Roma, rimetteva il piede sul suolo santificato dal sangue dei
Santi Apostoli Pietro e Paolo e di tanti Martiri, Caterina, tutta umile,
sottraendosi agli elogi, tornava nella sua Siena,
ringraziando il Signore nel segreto della sua cella e dando a Lui tutta la
gloria dell'opera grande compiuta contro ogni umana speranza. Si meravigliava
che Dio avesse voluto servirsi proprio di lei, ritenendosi la più vile delle
creature. Così, sempre più in lei si accendeva il divino amore con l'ardente
desiderio di vivere in Dio e immolarsi per Lui, senza attendere in terra
null'altro compenso.
Grande esempio è questo per
noi, che d'ogni piccolo merito montiamo in superbia e spesso vantiamo pregi che
non possediamo. Impariamo da Caterina a riconoscere in Dio il solo autore
d'ogni nostro bene ed a non vedere altro in noi che la miseria e il peccato, né
altro premio desiderare quaggiù se non la grazia di amare Iddio e di servirlo
fedelmente.
Colloquio - O serafica vergine
Caterina, che apparisti al mondo rivestita della
potenza di Dio quando restituiste alla sede romana il suo Vicario qui in terra
e sapeste infondere in lui speranza e coraggio, tu che ridonasti la gioia a
tanti figli ansiosi di rivedere il Padre da lungo tempo lontano e che per tutto
questo non solo non aveste alcun pensiero d'orgoglio, ma piuttosto ne prendesti
motivo per umiliarti davanti a Dio e darne lode a Lui solo, insegna anche a
noi, così pieni di noi stessi, sprovvisti di meriti e solo degni di pena, ad
umiliarci profondamente davanti a Dio e di ogni nostro bene dare a Lui soltanto
onore e gloria.
Ossequio - Quel vivo amore di Dio e quell'unico desiderio del bene delle anime, che ispirò la
nostra Santa, serva d'esempio anche a noi e ci sia d'impulso
a riformare noi stesse per edificare il prossimo nostro. 3 Pater Ave Gloria Santa Caterina da Siena prega per noi
Ottavo giorno
LOTTA PER L'UNITÀ DELLA CHIESA - VITA DI DOLORE
E DI AMORE -OFFERTA DELLA VITA A DIO
Primo punto - La
Chiesa Cattolica, che col ritorno del Pontefice a Roma aveva ripreso la veste
gioiosa, ebbe in Caterina una forte difesa contro il
terribile inizio dello scisma, poco dopo scoppiato, di cui ella aveva avuto il
triste presentimento. Il dolore che la divisione nata nel seno stesso della Chiesa cagionò al
suo cuore, che sembrò quasi spezzarsi nel suo petto, non le impedì di aiutare
vigorosamente il vero Pontefice e lavorare per tenere stretti i fedeli di
Cristo alla sede romana. Chiamata a Roma dal Pontefice Urbano VI, parlò a lui
con virile coraggio e sovraumana eloquenza, sì che gli astanti esclamavano: mai
alcuna donna ha parlato così. E ai contrari e ribelli giungevano come saette
infuocate le sue parole, sì che molti traviati tornarono pentiti al seno della
Chiesa Romana.
Non dimentichiamo noi il
dovere, che tutti ci lega, di lavorare, lottare anche ai tempi nostri, con
ardore di fede per la difesa della Chiesa nostra madre e del Sommo Pontefice,
nostro Pastore e Padre.
Secondo punto - La vita
della serafica Vergine, che erasi ormai tutta
consacrata alla causa della Chiesa e del Pontefice, e che aveva superato i più
difficili ostacoli con un lavoro continuo misto a gemiti e lacrime, si andava
consumando, ed ella parve come la vittima posta sopra l'altare. Sempre elevata
a Dio, staccata totalmente dalle cose terrene, né spesso altro alimento
ricevendo che la Divina Eucaristia, ella non sentiva ormai altra brama che di
volare al suo Sposo, per amore del quale aveva tanto operato e tanto patito.
Uscivano spesso dalle sue labbra sublimi parole e domande a Dio che aumentasse in lei il dolore e l'amore per il vivo desiderio
di conformarsi nelle pene a Gesù Crocifisso.
Al Dio Crocifisso che l'aveva
fatta simile a Sé diceva Caterina col desiderio più ardente: O Dio eterno,
ricevi il sacrificio della mia vita; io non ho altro che darti se non quello
che tu hai dato a me.
E così, fatta simile a lui
nei dolori della passione, bramò essere a lui simile nella morte; gli ultimi
suoi mesi furono per lei un continuo martirio. Non era però
la sua vita come una debole fiamma che si estingue, ma piuttosto luce e ardore
più vivi che mai, che spandeva al di fuori. Ella andava ogni giorno in devoto
pellegrinaggio a San Pietro, ove per più ore rimaneva come rapita in Dio. E
chiunque la vedeva sentivasi acceso d'amore e del
desiderio delle celesti cose.
Siano rese da noi grazie vive
al Signore, che dando alla terra questo celeste serafino, riaccese in tante
anime la fiamma della divina carità. Accostiamoci al fuoco di quest'anima e
cerchiamo d'imitarla, offrendo a Dio, a sconto delle nostre colpe, tutti i
dolori della vita.
Colloquio - O Caterina, Santa eroina
della cattolica Chiesa, che alla difesa di lei consacrasti interamente la vita
e tutte le tue forze impiegaste nel tenere uniti i
figli alla Madre comune, tu che ben conosci come la Chiesa di Cristo, da Lui
fondata col sangue, deve per virtù di dolori continui e sacrifici, compiere la
sua missione nel mondo, ottieni per noi la forza di associarci ai tuoi e suoi
dolori per purificarci come te facesti nel sangue da Lui versato. E se non
possiamo imitarti nelle tue ascensioni sublimi, ottieni almeno per noi di non
volere altro che amare e servire il celeste Sposo delle anime nostre.
Ossequio - Siano stimolo al nostro
cuore i desideri ardenti di patire che sentì la
Vergine Sposa di Cristo; ed anche la nostra sia una vita di carità e di
sacrificio, persuasi che se saremo conformi a Gesù nell'amore e nel dolore,
saremo partecipi per sempre in cielo della Sua gloria. 3 Pater Ave Gloria Santa Caterina da Siena prega per noi
Nono giorno
TRANSITO FELICE PIANTO DEI
DISCEPOLI - GLORIA DELLA CHIESA
Primo punto - Lo
spasimo dell'amore e la sete del dolore giunsero in Caterina a tal segno, che
la piena di affetti non poté contenersi nel suo fragile cuore. All’età di trentatrè anni, in una celletta della casa delle Terziarie
presso la Chiesa di Santa Maria sopra Minerva in Roma, ella s'infermò a morte. Ai
discepoli piangenti raccomandò il fraterno amore. «Santificatevi in carità,
disse loro, voi sarete il mio gaudio e la mia corona»; e li esortò a restar
sempre fedeli al dolce Cristo in terra, il Romano Pontefice, e promise che
nella patria celeste sarebbe stata sempre la loro madre. Il suo esilio era
cessato, ed esclamò: «vengo, amor mio, vengo!» E mandando un triplice grido:
«sangue, sangue, sangue!», all'ora sesta, rese la
candida anima.
Alla Chiesa dona Iddio i suoi
Santi perché servano di esempio e sprone a camminare per le vie del bene; ed
anche dopo la loro morte essi operano a nostro vantaggio. Siano rese grazie a
Dio che ci diede Caterina come madre e maestra, e non cessiamo di edificarci ai
suoi esempi e di nutrirci della sua celeste dottrina.
Secondo punto - A così
bella morte eran presenti Lapa,
l'afflittissima sua madre, alcuni religiosi dell'Ordine di San Domenico, e molti
figli e figlie spirituali della Santa; e tutti, pure essendo persuasi che in
quel momento gli angeli facevano in cielo grandissima festa, non si arrestavano
dal piangere. Non sopra di lei piangevano ma sopra se stessi
che si sentivano orfani; ed ai loro pianti univa il suo dolore il Pontefice
Urbano, che vedevasi privo di uno dei più validi sostegni. Ma la fiducia di
avere in cielo una forte tutela e la speranza delle
sue preghiere li riconfortava; e molti di essi si adoperarono a diffondere la
devozione della loro madre e maestra, a propagarne i mirabili insegnamenti e a
far conoscere a tutti le meraviglie in lei operate da Dio. Ed ora tra i santi
della Chiesa rifulge Caterina d'incomparabile gloria. La Chiesa la saluta ad un
tempo Sposa di Cristo, maestra di perfezione, martire d'amore, pacificatrice
dei popoli, tutela del papato, stupore e portento dei secoli; e l'Italia la
proclamò patrona Primaria, e l’Europa sua compatrona.
È glorioso in Roma il sepolcro che racchiude il suo corpo; e Siena conserva
come tesoro la sacra sua testa. Per le stimmate sacre
di cui Cristo la volle segnata ella rimane a noi esempio vivo del Redentore
crocifisso: per l'amore dell'Eucaristia di cui arse, essa è guida alle anime
desiderose del cibo celeste, mentre la rende a noi amabile e cara per la
devozione alla Vergine Madre. Impetri a noi la gloriosa Caterina quegli amori
di cui fu ripieno il suo cuore, e per cui rifulge nella
Chiesa la sua santità. Così imitandola in terra, potremo sperare di ammirare le
sue glorie nel cielo.
Colloquio - O Caterina, vittima
d'amore, salga a te, potentissima presso Dio, il gemito degli esuli della terra
che ti amano e ti salutano sorella e madre, protettrice e maestra. Prega per
tutti i fedeli di vivere distaccati dalle cose terrene, in unione con Dio,
lavorando per la salute delle anime e per la gloria della Chiesa, pronti a
sacrificarci per il bene, a crescere continuamente nella virtù e morire
finalmente col nome di Gesù sulle labbra e nel cuore. Prega per l'Italia
nostra, e per l’Europa, e per tutta la Chiesa, perché abbia dei figli che
somiglino a te nella virtù, nello zelo, nell'obbedienza al Pontefice, e nel
desiderio ardente di vedere estesi a tutte le anime i benefici della
redenzione.
Ossequio - Se la bellezza di questa
morte ci rapisce, pensiamo che anche a noi sarà riservato di morire vittime
d'amore, purché il nostro cuore, staccato dalle cose terrene, viva solo del
desiderio del cielo. 3 Pater Ave Gloria
Santa Caterina da Siena prega per noi
Invocazioni a Santa Caterina in forma di litanie (da un antico manuale
di pietà del 15° secolo)
Signore
-abbi pietà di noi
Cristo, -abbi pietà di noi
Cristo, -ascoltaci
Cristo, -esaudiscici
Padre celeste, Dio, -abbi pietà di noi
Figlio,
Redentore del mondo Dio, - abbi pietà di noi
Spirito
Santo, Dio, - abbi pietà di noi
Santa
Trinità unico Dio, -
abbi pietà di noi
Santa
Maria, - prega per noi
Santa Caterina da Siena, - prega per noi
Santa Caterina da Siena cara figlia di Dio, - prega per noi
Santa Caterina da Siena degna figlia di San Domenico, -prega per noi
Santa Caterina da Siena fiore d'innocenza, - prega per noi
Santa Caterina
da Siena frutto precoce di virtù, -
prega per noi
Santa Caterina
da Siena immagine di semplicità, - prega
per noi
Santa Caterina
da Siena esempio perfetto di umiltà, -
prega per noi
Santa Caterina
da Siena tesoro di purità, - prega per noi
Santa Caterina
da Siena angelo di dolcezza, - prega per
noi
Santa Caterina
da Siena propugnacolo della fede, - prega per noi
Santa Caterina
da Siena scudo della speranza, - prega
per noi
Santa Caterina
da Siena incendio d'amore, - prega per noi
Santa Caterina
da Siena Vergine ammirabile, - prega per
noi
Santa Caterina da Siena Sposa di Cristo, -prega per noi
Santa Caterina
da Siena tu, che fosti privata del tuo
cuore, -prega per noi
Santa Caterina
da Siena tu, che ricevesti il cuore di
Gesù, -prega per noi
Santa Caterina
da Siena Vergine, emulatrice dei più
santi penitenti, -prega per noi
Santa Caterina
da Siena amante ardentissima
della Croce di Gesù, -prega per noi
Santa Caterina
da Siena tu, che sempre vivesti alla
presenza di Dio e seguisti le vie della più alta perfezione, -prega per noi
Santa Caterina
da Siena tu, che avesti l'anima
distaccata dalle cose terrestri e dai sensi, -prega per noi
Santa Caterina
da Siena tu, che fosti frequentemente
rapita in Dio, -prega per noi
Santa Caterina
da Siena tu, che gustasti senza posa la
manna dell'orazione, - prega per noi
Santa Caterina da Siena Vergine, ammirabile per il dono del santo
raccoglimento, - prega per noi
Santa Caterina da Siena tu, che fosti inviolabilmente unita a Dio con stretti
legami, - prega per noi
Santa Caterina
da Siena tu, che fosti veramente
trasformata in Cristo, - prega per noi
Santa Caterina da Siena Vergine, arricchita col dono della profezia, - prega per noi
Santa Caterina
da Siena mistica cacciatrice
di anime, bramosa di guadagnarle a Dio, - prega per noi
Santa Caterina da Siena mediatrice potente delle anime indurite nel male, - prega per noi
Santa Caterina da Siena aiuto dei peccatori, -prega per noi
Santa Caterina da Siena sostegno delle anime fedeli, -prega per noi
Santa Caterina da Siena colomba di grazia, -prega per noi
Santa Caterina da Siena angelo pacificatore dei popoli, -prega per noi
Santa Caterina da Siena colonna fulgida della Chiesa, -prega per noi
Santa Caterina da Siena consigliera dei Pontefici, -prega per noi
Santa Caterina da Siena terrore dell'eresia, -prega per noi
Santa Caterina da Siena gloria della Chiesa, -prega per noi
Santa Caterina
da Siena gloria del terz'Ordine
di San Domenico, -prega per noi
Santa Caterina
da Siena esempio di obbedienza perfettissima, -prega per noi
Santa Caterina
da Siena esempio di pazienza invittissima, -prega per noi
Santa Caterina
da Siena Vergine, che languisti per la
brama ardente della vita del Cielo,-prega per noi
Santa Caterina
da Siena tu, che fosti ricca di grazia e
di virtù, -prega per noi
Santa Caterina
da Siena tu, che fosti incoronata col
dono della perseveranza, -prega per noi
Santa Caterina
da Siena tu, che in cielo godi l'eterno
amplesso di Gesù, -prega per noi
Agnello di Dio, che togli i
peccati del mondo, -perdonaci o Signore.
Agnello di Dio che togli i
peccati del mondo, -esaudiscici Signore.
Agnello
di Dio, che togli i peccati del mondo, -abbi pietà di noi, o Gesù.
Cristo ascoltaci, o Cristo, esaudiscici.
Prega per noi, o Santa
Caterina. Affinché siamo resi degni delle promesse di Cristo.
O Dio, che ornasti la Beata
Caterina col privilegio particolare della verginità e della pazienza e le
concedesti di trionfare dagli assalti degli spiriti maligni e di rimanere salda
nell'amore del Tuo nome; concedi, Ti scongiuriamo che noi, ad imitazione di
lei, disprezzata la corruzione del mondo e vinte le insidie di tutti i nostri
nemici, possiamo con sicurezza raggiungere la Tua gloria. Per Gesù Cristo
nostro Signore. Così sia.
Piene di gioia alla vista di
tanta gloria e di tanti trionfi, che a Te, o Serafina di amore, tributa oggi la
Chiesa, noi ci sentiamo superbe di averti per nostra madre e maestra di
santità. Ci confonde la nostra tiepidezza, il poco profitto che abbiamo fatto
per imitarti nelle virtù. Ma Tu perdona. Rammenta al tuo Dio i dolori che
impresse nella Tua carne, e quel sangue di cui fosti innamorata. Rammenta al
tuo Sposo la corona di spine, le onte che soffristi per Lui e i sudori del Tuo
apostolato. Chiedi grazie per noi, o Vergine beata. Ricorda a Dio il Pontefice
di cui sei l'angelo tutelare e prega che presto si rinnovino un'altra volta i
trionfi della fede. 3 Pater Ave Gloria
Santa Caterina da Siena prega per noi