Vangelo per

26 novembre 2020
GIOVEDÌ DELLA XXXIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO II)

Vangelo: Lc 21,20-28

PASSA AL RITO AMBROSIANO

La Bibbia di Qumran2!

 

Letture per giovedì 26 novembre 2020

Giovedì della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno II)
(passa al rito ambrosiano)

Letture festiveLetture feriali

Prima lettura (Ap 18,1-2.21-23; 19,1-3.9)

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere e la terra fu illuminata dal suo splendore. Gridò a gran voce:
“È caduta, è caduta
Babilonia la grande
ed è diventata covo di demoni,
carcere di ogni spirito immondo,
carcere d'ogni uccello impuro e aborrito
e carcere di ogni bestia immonda e aborrita”.
Un angelo possente prese allora una pietra grande come una mola, e la gettò nel mare esclamando:
“Con la stessa violenza sarà precipitata
Babilonia, la grande città
e più non riapparirà.
Il suono degli arpisti e dei musici,
dei flautisti e dei suonatori di tromba,
non si udrà più in te;
ed ogni artigiano di qualsiasi mestiere
non si troverà più in te;
e il rumore della mola non si udrà più in te;
e la luce della lampada
non brillerà più in te;
e la voce dello sposo e della sposa
non si udrà più in te.
Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra;
perché tutte le nazioni dalle tue malie furon sedotte”.
Dopo ciò, udii come una voce potente di una folla immensa nel cielo che diceva:
“Alleluia!
Salvezza, gloria e potenza
sono del nostro Dio;
perché veri e giusti
sono i suoi giudizi,
egli ha condannato la grande meretrice
che corrompeva la terra con la sua prostituzione,
vendicando su di lei
il sangue dei suoi servi!”.
E per la seconda volta dissero:
“Alleluia!
Il suo fumo sale nei secoli dei secoli!”.
Allora l'angelo mi disse: “Scrivi: Beati gli invitati al banchetto delle nozze dell'Agnello!”.

Salmo responsoriale (Sal 99)

Beati gli invitati al banchetto nuziale dell'Agnello.

Acclamate al Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che il Signore è Dio;
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome.

Buono è il Signore,
eterna la sua misericordia,
la sua fedeltà per ogni generazione.

Vangelo (Lc 21,20-28)

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in città; saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia.
Guai alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo.
Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”.