Vangelo per

25 marzo 2020
MERCOLEDÌ DELLA IV SETTIMANA DI QUARESIMA

Vangelo: Gv 5,17-30

PASSA AL RITO AMBROSIANO

La Bibbia di Qumran2!

Letture per mercoledì 25 marzo 2020

Mercoledì della IV settimana di Quaresima
(passa al rito ambrosiano)

Letture festiveLetture feriali

Prima lettura (Is 49,8-15)

Dal libro del profeta Isaia
Così dice il Signore:
“Al tempo della misericordia ti ho ascoltato,
nel giorno della salvezza ti ho aiutato.
Ti ho formato e posto
come alleanza per il popolo,
per far risorgere il paese,
per farti rioccupare l'eredità devastata,
per dire ai prigionieri: Uscite,
e a quanti sono nelle tenebre: Venite fuori.
Essi pascoleranno lungo tutte le strade,
e su ogni altura troveranno pascoli.
Non soffriranno né fame né sete
e non li colpirà né l'arsura né il sole,
perché colui che ha pietà di loro li guiderà,
li condurrà alle sorgenti di acqua.
Io trasformerò i monti in strade
e le mie vie saranno elevate.
Ecco, questi vengono da lontano,
ed ecco, quelli vengono da mezzogiorno e da occidente
e quelli dalla regione di Assuan”.
Giubilate, o cieli; rallegrati, o terra,
gridate di gioia, o monti,
perché il Signore consóla il suo popolo
e ha pietà dei suoi miseri.
Sion ha detto: “Il Signore mi ha abbandonato,
il Signore mi ha dimenticato”.
Si dimentica forse una donna del suo bambino,
così da non commuoversi per il figlio del suo grembo?
Anche se vi fosse una donna che si dimenticasse,
io invece non ti dimenticherò mai.

Salmo responsoriale (Sal 144)

Ricordati, Signore, del tuo amore.

Paziente e misericordioso è il Signore,
lento all'ira e ricco di grazia.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.
Il suo regno è regno di tutti i secoli,
il suo dominio si estende ad ogni generazione.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie,
santo in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a quanti lo invocano,
a quanti lo cercano con cuore sincero.

Vangelo (Gv 5,17-30)

Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù rispose ai Giudei: “Il Padre mio opera sempre e anch'io opero”. Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Gesù riprese a parlare e disse: “In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, e voi ne resterete meravigliati.
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole; il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
In verità, in verità vi dico: è venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno. Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso al Figlio di avere la vita in se stesso; e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell'uomo.
Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: quanti fecero il bene, per una risurrezione di vita e quanti fecero il male, per una risurrezione di condanna. Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato”.