Vangelo per

18 ottobre 2019
VENERDÌ DELLA XXVIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO I)

Vangelo: Lc 12,1-7

PASSA AL RITO AMBROSIANO

La Bibbia di Qumran2!

Letture per venerdì 18 ottobre 2019

Venerdì della XXVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I)
(passa al rito ambrosiano)

Letture festiveLetture feriali

Prima lettura (Rm 4,1-8)

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, che diremo di Abramo, nostro antenato secondo la carne? Se infatti Abramo è stato giustificato per le opere, certo ha di che gloriarsi, ma non davanti a Dio.
Ora, che cosa dice la Scrittura? “Abramo ebbe fede in Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia”.
A chi lavora, il salario non viene calcolato come un dono, ma come debito; a chi invece non lavora, ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia. Così anche Davide proclama beato l'uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere: “Beati quelli le cui iniquità sono state perdonate e i peccati sono stati ricoperti; beato l'uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato!”.

Salmo responsoriale (Sal 31)

Beato l'uomo a cui doni la salvezza.

Beato l'uomo a cui è rimessa la colpa,
e perdonato il peccato.
Beato l'uomo a cui Dio non imputa alcun male
e nel cui spirito non è inganno.

Ti ho manifestato il mio peccato,
non ho tenuto nascosto il mio errore.
Ho detto: “Confesserò al Signore le mie colpe”
e tu hai rimesso la malizia del mio peccato.

Gioite nel Signore ed esultate, giusti,
giubilate voi tutti, retti di cuore.

Vangelo (Lc 12,1-7)

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, radunatesi migliaia di persone a tal punto che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: “Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti.
A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla. Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui.
Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri”.