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1. Kit della preghiera
Il valore della fedeltà alla preghiera

Obiettivo: Riprendere dimestichezza con la preghiera, farne un appuntamento quotidiano e trasmetterlo alla comunità.

Temi e valori: Parola di Dio, preghiera

asdf

Ambito pastorale: catechesi, preghiera

Destinatari: bambini, ragazzi

Abbiamo fatto alcuni incontri precedenti, familiarizzando con il rosario, invitando una signora che ha dato la sua testimonianza mariana e ha portato per ogni bambino il rosario benedetto.
Abbiamo poi preparato dei sacchettini di tulle grandi sufficientemente da contenere, oltre al rosario, delle tessere di cartoncino colorato. Sopra ogni tessera settimanalmente abbiamo prima ragionato e poi scritto varie preghiere motivandole. Ad esempio, prima di coricarci facciamo l'esame di coscienza, ringraziamo Dio e diciamo la preghiera; così prima o dopo cena, ecc. Il passo successivo è trasmettere ad amici, nonni e zii le nostre preghiere donando loro un cartoncino.
Naturalmente il nostro kit va tenuto ben in vista, in camera o nel comodino, l'importante è che sia a portata di mano; oppure si prepara lo stesso sacchettino e le tessere che si mette all'interno sono tematiche: ad esempio la scorsa domenica la prima lettura era tratta dall'esodo e presentava il decalogo, così abbiamo scritto i dieci comandamenti sulla tessera e andando a messa abbiamo rafforzato il concetto; così si può fare per altre preghiere.

L'idea è stata fornita da Carla Giunta, ed è attiva dal 21/03/2012

2. la luce di Cristo risorto illumina la notte di pasqua
le quattro notti

Obiettivo: raccontare attraverso le immagini i momenti di alcune letture proclamete durante la veglia di Pasqua ai bambini di prima elementare

Temi e valori: la notte di Pasqua la notte della risurrezione

asdf

Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: bambini

abbiamo raccontato ai bambini di prima elementare la storia delle "quattro notti" che ascolteranno durante la veglia di pasqua: la notte della creazione,la notte di Abramo mentre guarda il cielo e conta le stelle(segno della promessa di Dio) ' la notte dell'esodo e la notte di Gesù che risorge.
Dopo questi racconti abbiamo assegnato a loro di fare dei disegni su fogli da disegno di tipo scolastico dovevano illustrare un particolare delle notti.Con i quattro disegni abbiamo costruito una croce con in centro Gesù risorto,preso da una rivista di catechismo.Tutto incollato su un grande cartellone a sfondo azzurro.Intorno tante stelle quanti sono i bambini con in centro la loro foto.

L'idea è stata fornita da diletta gobbi garavelli, ed è attiva dal 08/04/2010

3. Guardare in faccia il futuro
Il mio necrologio

Obiettivo: Aiutare i ragazzi a scoprire i punti essenziali della vita su cui puntare, affrontare il tema della morte con maggiore serenità

Temi e valori: vocazione, morte, vita, futuro,

asdf

Ambito pastorale: catechesi, evangelizzazione

Destinatari: adolescenti, giovani

Dopo una introduzione sul senso della morte cristiana, della vita come tempo da spendere per ciò che è eterno si invitano i ragazzi ad intervistare un immaginario loro nipote che racconti, alla loro morte, le cose belle ed importanti che il nonno/a lascia. Si invitano i ragazzi a non fare fantasie inutili ma a provare a pensare davvero per che cosa vorrebbero farsi ricordare in futuro, per quali ragioni al loro funerale saranno presenti persone di tutte le età.

L'idea è stata fornita da Luca, ed è attiva dal 04/03/2009

4. La catena dei nomi
Per l'inizio dell'anno catechistico, una catena di nomi di tutti i bambini appesa in chiesa.

Obiettivo: Far sentire i ragazzi importanti, ognuno chiamato per nome da Dio e chiamato a fare il cammino alla scoperta di Gesù.

Temi e valori: accoglienza, cammino, chiamata, vocazione

asdf

Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: bambini, ragazzi

All'inizio dell'anno catechistico, è importante che i bambini intraprendano il cammino con gioia, contenti di appartenere alla chiesa, sentendosi importanti per tutta la comunità.
A questo scopo, durante la settimana precedente la S. Messa di inizio catechismo, durante gli incontri le catechiste daranno ad ogni bambino un foglietto bianco (magari già ritagliato a forma di nuvoletta) su cui scrivere il proprio nome con un pennarello colorato, colorando anche il bordo della nuvoletta perché risalti di più.
In chiesa verranno poi sistemate delle corde, o, ancor meglio, della lenza (vista la sua quasi invisibilità), ad esempio da lampadario a lampadario, sulla quale poi appendere i fogli con i nomi dei vari bambini. In questo modo, arrivando la domenica in chiesa i bambini troveranno i loro nomi appesi lungo tutta la chiesa, una splendida catena colorata che ricorda anche la frase di Gesù nel Vangelo: "Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli" (Luca 10,20).
Ogni catechista od ogni comunità potrà ovviamente personalizzare questa idea a piacere.

L'idea è stata fornita da don Giovanni Benvenuto, ed è attiva dal 15/10/2008

5. La torta della felicità
con quali ingredienti cucinare la torta della felicità

Obiettivo: portare i bambini a riflettere su quali atteggiamenti e valori sono davvero importanti per essere persone felici. Portarli a riconoscere che Dio è sempre e comunque l'ingrediente fondamentale

Temi e valori: felicità, amore di Dio, vocazione, comportamento

asdf

Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: bambini

Dopo una introduzione guidata sul tema di cosa è per loro la felicità i bambini vengono invitati a scrivere su un foglio gli ingredienti e il procedimento per cucinare la torta della felicità, mettendoci dentro quello che dal loro punto di vista è fondamentale affinché la torta sia veramente buona e la felicità autentica. In caso i bambini fossero molto piccoli è bene farli lavorare in piccoli gruppi, con l'ausilio di un educatore. Terminata la prima fase si mettono a confronto le varie ricette, che possono essere portate a casa e appese in cucina!

L'idea è stata fornita da Anna Frigerio, ed è attiva dal 04/02/2008

6. Superare le divisioni
imparare l'altro

Obiettivo: riuscire a far capire all'altro quanto proviamo i nostri stati d'animo le nostre difficoltà il nostro personale modo di essere e far entrare in empatia per superare le difficoltà che si sono create tra due persone o all'interno di un gruppo

Temi e valori: comunione, fraternità, capire l'altro, tolleranza, comunione, rispetto, condivisione

asdf

Ambito pastorale: catechesi, carita

Destinatari: bambini, ragazzi, adolescenti, giovani, adulti, anziani, fidanzati, sposi, famiglie, tutti

dopo un litigio un'incomprensione o dopo un'accesa discussione all'interno di un gruppo di bambini o giovani o adulti, quando è necessario riportare la calma o spingere alla riflessione in modo PRATICO far disporre i partecipanti in cerchio e far presente che sarà fatto un gioco per il quale nessuno si deve vergognare e lasciarsi mettere in discussione.
A seconda del gruppo dei partecipanti decidere se fare scambiare scarpe o orologi o maglie o anelli che hanno le persone addosso.
Per i gruppi di adulti si consiglia lo scambio di orologi o anelli o qualche accessorio indossato.
Questo mettersi "negli oggetti" dell'altro dovrebbe far capire le sue dimensioni, il suo modo di essere e di pensare o perlomeno di aver "misura delle sue misure". Esempio una persona bassa e magra si trova a mettersi scarpe misura 45 o un orologio con un bracciale molto grande. Rimettere i partecipanti in gruppo e farli ragionare con " gli oggetti" che hanno addosso dell'altra persona. Come si sentono, come stanno addosso le "idee" dell'altro e ragionare sulle "proprie misure" sui propri punti di vista. questo lavoro di riflessione può essere aiutato con i brani evangelici che parlano di porgere l'altra guancia, del perdonare i nemici, del pregare per l'altro. E' importante che l'educatore faccia rispettare gli scambi e che non si esageri nello scambio. Bastano pochi minuti per "riuscire a mettersi nei panni dell'altro" e poter smorzare I TONI TROPPO ACCESI e la voglia di litigare dovrebbe passare.

L'idea è stata fornita da franca chiocca, ed è attiva dal 22/03/2007

7. Una storia di Doni
"... Vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore...a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune ..."

Obiettivo: Far scoprire ai ragazzi le proprie qualità donate da Dio a beneficio loro e degli altri.

Temi e valori: battesimo, carismi

asdf

Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: ragazzi

Le nostre qualità: - un cartellone con al centro i nomi di tutti ragazzi (colonna verticale) a destra ogni ragazzo ha scritto accanto al proprio nome le qualità che si riconosce, a sinistra gli altri hanno scritto le qualità che vedo in lui.
- scoperta dei doni "gratuiti" quelli che quotidianamente ci offrono i genitori. Ogni ragazzo ha costruito una piccola scatola ed i genitori all'interno hanno posto un biglietto con scritto cosa donano loro quotidianamente.
- L'Intervista. Divisi in piccoli gruppi (7/8) un rappresentate di ogni gruppo presente in Parrocchia si viene intervistato per conoscere: come ha scoperto il suo dono e come lo mette a disposizione degli altri (caritas,animatori liturgici, animatori dell'oratorio, diaconi,catechisti,gruppo teatrale).
- conclusioni con un incontro/dialogo coi ragazzi "la storia dei doni inizia dal Battesimo dove "Qualcuno" ha voluto mettere dentro di noi un piccolo seme, ci ha fatti suoi figli, ci ha donato di essere come Lui e parte di Lui. Il seme gettato può crescere grazie alla laboriosità delle mani, alla generosità del cuore, nutrendoci della sua Parola e attraverso l'Eucarestia"

L'idea è stata fornita da Manola Ferrarini, ed è attiva dal 20/03/2006

8. Trova il carisma
Quale è il dono che Dio ti ha dato per te e per la tua comunità?

Obiettivo: Educare alla consapevolezza dei talenti che il Signore dona ed alla condivisione con gli altri

Temi e valori: cresima, cresimandi, talenti, comunità

asdf

Ambito pastorale: catechesi, liturgia

Destinatari: ragazzi

Piccola cerimonia da inserire all'inizio del cammino in vista della cresima, meglio se all'interno della S. Messa della comunità. I cresimandi, ad uno ad uno, vengono chiamati per nome, rispondono il loro "eccomi" sulla falsariga di quanto avviene per l'ordinazione sacerdotale, dopodiché il celebrante chiede loro, di fronte alla comunità, di dire quale sia il "carisma" che il Signore gli ha donato e che intende mettere a servizio della comunità. Dalla simpatia alla fede, dalla capacità di fare gruppo alla studiosità ciascuno si impegnerà, sino alla "confermazione" a custodire, coltivare e mettere a frutto quella dona data a lui per il bene di tutti.

L'idea è stata fornita da don Ezio Stermieri, ed è attiva dal 25/05/2005