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1. la luce di Cristo risorto illumina la notte di pasqua
le quattro notti

Obiettivo: raccontare attraverso le immagini i momenti di alcune letture proclamete durante la veglia di Pasqua ai bambini di prima elementare

Temi e valori: la notte di Pasqua la notte della risurrezione

asdf

Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: bambini

abbiamo raccontato ai bambini di prima elementare la storia delle "quattro notti" che ascolteranno durante la veglia di pasqua: la notte della creazione,la notte di Abramo mentre guarda il cielo e conta le stelle(segno della promessa di Dio) ' la notte dell'esodo e la notte di Gesù che risorge.
Dopo questi racconti abbiamo assegnato a loro di fare dei disegni su fogli da disegno di tipo scolastico dovevano illustrare un particolare delle notti.Con i quattro disegni abbiamo costruito una croce con in centro Gesù risorto,preso da una rivista di catechismo.Tutto incollato su un grande cartellone a sfondo azzurro.Intorno tante stelle quanti sono i bambini con in centro la loro foto.

L'idea è stata fornita da diletta gobbi garavelli, ed è attiva dal 08/04/2010

2. Birba, la pecorella... smarrita

Obiettivo: Aiutare i bambini a comprendere che Gesù è colui che 1) ci lascia liberi di agire, 2) ci cerca per primo!...e non ci abbandona mai, 3) vuole la nostra adesione.

Temi e valori: libertà, misericordia di Dio

asdf

Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: bambini, famiglie

Preparare un doppio cartoncino formato A4 con la sagoma di una pecora, ritagliare e rivestire di cotone idrofilo; incollare le due sagome solo lungo il profilo del dorso, divaricare leggermente le zampe in modo che la pecorella stia "in piedi" appoggiata sul tavolo: ecco Birba, la nostra pecorella!
I bambini sono seduti in cerchio e anche l'animatore con loro.
Birba sta, per ora, sul tavolo e l'animatore (catechista) inizia a raccontare l'episodio del Vangelo della pecorella smarrita.
Terminato, prende Birba in mano e inizia a "farsi" e fare delle domande quali:
"Perché Birba non è rimasta insieme alle altre pecore?", dà una sua brevissima ipotesi e poi passa la pecorella al bambino che gli/le sta vicino; questi dirà la sua, e così via finchè tutti avranno parlato.
Poi, altra domand : "Quando si sarà accorta di non avere più nessuno intorno, cosa avrà pensato?"; e così altro giro di idee.
Poi, una terza diomanda, più "specifica": "E come si sarà sentita?"; altro giro di idee.
Ultimo giro di domande: "Quando ha sentito la voce del pastore che la chiamava per nome, e l'ha presa poi tra le braccia, cosa avrà provato dentrodi lei?". Altro giro di idee. "Cosa gli avrà promesso?". Giro di idee.
Quindi, conclusione da parte dell'animatore/catechista.
Perché tutto riesca bene e sia proficuo per ciascuno, occore esigere il rispetto del silenzio e dell'ascolto per chi sta parlando, qualunque cosa dica, anche se ripetizione di quello già detto. E' assolutamente importante che cascuno possa esprimersi.

L'idea è stata fornita da Carla Cantoni Camia, ed è attiva dal 07/08/2009

3. Celebrazione Penitenziale drammatizzata
Il peccato spiegato come lo spegnere la luce della vita divina battesimale in noi e la Riconciliazione la riaccende.

Obiettivo: Far sì che i bambini della prima confessione o prima comunione capiscano che il peccato ci toglie il dono della vita divina ricevuta con il battesimo e che occorre confessarsi perché questa riviva.

Temi e valori: battesimo, peccato, riconciliazione, luce

asdf

Ambito pastorale: catechesi, liturgia

Destinatari: bambini, ragazzi

La Celebrazione Penitenziale può avere questi elementi plastici:

1. Prima dell'annuncio della parola i bambini ricordano il loro battesimo versando nel fonte battesimale una piccola quantità di acqua benedetta ed accendono al cero pasquale un lumino che reca il loro nome, e lo depongono sull'altare.

2. Dopo il Vangelo l'omelia inizia con alcuni gustosi e sintetici sketch (possono essere eseguiti dalle catechiste, o da giovani): ogni sketch mette in evidenza una situazione di peccato, e ad ogni sketch vengono spenti alcuni dei lumini accesi dai bambini, in maniera che al termine degli sketch siano tutti spenti. Ogni sketch dura una decina di secondi, e vanno presentati in stretta sequenza uno dopo l'altro.

Alcuni esempi di sketch:
- Un bambino gioca con il Nintendo, e sua mamma gli chiede di aiutarlo a preparare da mangiare, ma lui dice che ha da finire il gioco e non l'aiuta.
- Due bambini parlano di cosa fare, uno dice che è domenica e che va a Messa, ma l'altro lo convince ad andare con lui a fare le vasche al centro commerciale.
- Un ragazzo sta pregando, ed interrompe sistematicamente le preghiera per scrivere un messaggio, rispondere a un altro, mettersi le cuffie della musica, ecc.
- Due ragazzi iniziano a discutere e finiscono litigando.
- Due ragazzi che stanno chiaccherando fanno finta di non vedere una vecchietta che passa e che ha visibilmente bisogno d'aiuto
- Due amiche parlano delle loro prossime vacanze, e una delle due risolve di sistemare nel ricovero la sua mamma anziana per potersi fare le vacanze in Egitto.
- Un bambino timido viene preso in giro da due compagni di scuola.

3. L'omelia che segue prende spunto dagli sketch (oltre che dalle letture) per far notare come in conseguenza dei peccati si spegne la luce di Dio in noi, e bisogna riaccenderla. Come? con la Riconciliazione.

4. Dopo le confessioni individuali, ogni bambino esprime un ringraziamento e riaccende al cero pasquale il lumino con il suo nome. Il sacerdote può mettere in evidenza che la Riconciliazione ha fatto riaccendere in noi la luce di Dio che avevamo ricevuto nel battesimo.

L'idea è stata fornita da don Paolo Benvenuto, ed è attiva dal 11/05/2009

4. Animatore per un giorno
la fatica di crescere e di far crescere

Obiettivo: Aiutare i bambini ed i ragazzi a capire la difficoltà di essere animatori ed educatori

Temi e valori: amicizia, animazione, oratorio, gruppi, educazione, esperienza

asdf

Ambito pastorale: evangelizzazione

Destinatari: bambini, ragazzi

A turno durante una giornata di oratorio, ad un campo od in altri contesti uno dei bimbi/ragazzi è chiamato a fare da animatore ed un animatore lo sostituirà. Il primo dovrà farsi valere, il secondo "rompere" adeguatamente le scatole cercando, il più possibile, di imitare il ragazzo/bimbo che sostituisce nelle sue positività (importante) e nelle sue negatività (senza troppo esagerare in queste). Al termine dell'esperienza è utile che il don od il coordinatore faccia una piccola revisione con il ragazzo/bimbo e l'animatore che lo ha sostituito per far emergere il più possibile la ricchezza dell'esperienza.

L'idea è stata fornita da Luca, ed è attiva dal 12/01/2009

5. Prepararsi alla venuta del Signore
lezione di catechismo/traccia per ritiro

Obiettivo: Riflettere sull'attesa

Temi e valori: attesa, veglia, luce, fede, esperienze

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Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: bambini

Prepararsi alla venuta del Signore

1. I bambini entrano uno alla volta nell’aula (resa completamente buia con alcuni teli sulle finestre), si affronta un percorso a ostacoli al buio con un catechista vicino che aiuta con una torcia, poi ognuno arriva al suo posto e aspetta che anche tutti gli altri abbiano completato il percorso.
2. Restando al buio, con la sola luce delle torce in mano ai catechisti, i bambini riflettono sulla guida di alcune domande:
A cosa serve la luce?
Esistono luci che indicano qualcosa?
Esistono luci che indicano qualcuno?
(Guardiano, ecc…)
3. VIGILATE (viene consegnato un piccolo foglietto con la parola “VIGILATE”)
4. Seconda riflessione:
Qualcuno ha preparato il percorso e vi è stato vicino con una luce mentre lo percorrevate al buio. Gesù è sempre con noi.
5. PREPARATE LA VIA (viene consegnato un foglietto con la scritta “PREPARATE LA VIA”)
6. Terza riflessione:
Quando siamo arrivati al posto, come ci siamo sentiti? E quando si aspetta una sorpresa, un dono, come ci sentiamo a seconda che sia bella o brutta? Noi aspettiamo Gesù, quindi siamo contenti.
7. RALLEGRATEVI (foglietto)
8. Quarta riflessione:
Se siamo in montagna e vogliamo raggiungere la vetta insieme ai nostri amici, cosa facciamo? Dobbiamo camminare insieme e aiutare chi fa più fatica.
9. CAMMINARE (foglietto)
10. Si accende la luce.
Quinta riflessione:
Cosa avete provato quando è stata accesa la luce? Era difficile stare al buio? Qualcuno si è stancato di stare al buio? Siamo stati pazienti mentre aspettavamo che si riaccendesse la luce? Per ottenere un regalo, come bisogna comportarsi? Per i cristiani c’è un tempo liturgico per l’attesa, come si chiama? Come lo viviamo? Ci sono delle persone che prima che nascesse Gesù ( e prima che cominciasse a predicare) già avevano parlato a nome di Dio e avevano promesso l’arrivo del Messia. Chi sono queste persone? Come vengono chiamate? Qual è la qualità essenziale per saper aspettare?
11. SAPER ATTENDERE (foglietto)
12. Vengono presentati due nuovi personaggi: Elisabetta e Zaccaria. (immagine)
Qualcuno li conosce? Qual è la loro storia? Chi è loro figlio? Cosa c’entrano con Gesù e la sua famiglia?
13. Giovanni Battista. (immagine)
Chi è? E’ lo stesso Giovanni che Gesù ha incontrato sul mare di Galilea? Perché è chiamato “Battista”? Cosa dice Giovanni? Chi è il personaggio che Giovanni afferma essere più grande di lui? Perché Giovanni non piace a Erode? Giovanni è un profeta?
14. Giovanni, come attende Gesù?
15. Sesta riflessione:
Se dobbiamo andare in montagna, che cosa ci portiamo? E se invece andiamo al mare? Prima, quando dovevamo camminare al buio, che cosa e chi ci ha aiutato a non cadere? Un catechista funge da manichino e mentre si parla della montagna o del mare qualcuno lo “veste” con alcuni indumenti/accessori simbolici (maglione, giacca, guanti, sciarpa/maschera, occhiali da sole, ciabatte).
16. Ultima riflessione:
E noi? Come ci prepariamo per affrontare il cammino verso Natale?
17. PREPARARSI ALLA VENUTA DEL SIGNORE (foglietto)


N.B.
Per fare una cosa più carina, le “parole chiave” si potrebbero scrivere sullo stesso foglio, sul cui retro può essere incollata/stampata un’immagine di Gesù (possibilmente bambino), di modo che, quando si tagliano i foglietti con le singole parole, l’immagine si rompa in tante piccole parti, che alla fine, in mano ai bambini, formeranno un puzzle con l’immagine di Gesù.

L'idea è stata fornita da Erica, ed è attiva dal 07/03/2008

6. Gesù presente
una sedia per Gesù

Obiettivo: Aiutare i bimbi a percepire la presenza di Gesù

Temi e valori: presenza di Dio, mistero, fede, speranza

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Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: bambini

Agli incontri di catechesi con i più piccoli lasciare una sedia vuota per Gesù, presente a modo suo, rammentando, ad esempio, la sua promessa di esserci laddove c'è qualcuno riunito nel suo nome.

L'idea è stata fornita da Tiziana, ed è attiva dal 22/11/2007

7. Gioco delle scelte
seguire Gesù passo dopo passo

Obiettivo: far capire come ogni giorno Gesù ci invita a seguirlo

Temi e valori: sequela, scelta, morale, coerenza, quotidianità, feriale,

asdf

Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: bambini

materiale per il gioco tessere del domino e fogli di carta su cui scrivere varie domande su possibili situazioni che accadono ogni giorno, a cui siamo chiamati a dare una risposta o sì o no (es: il papà vuole ascoltare le notizie al telegiornale e mi chiede un po' di silenzio, cosa faccio? dico di sì e rimango in silenzio o dico di no e continuo a giocare disturbando?)

Si inizia dicendo che Gesù vi invita a seguirlo sulla strada che porta a Dio Padre e si chiede ai bambini cosa vogliono fare, se seguirlo o no? Se dicono di sì, che vogliono seguirlo, si inizia la strada posizionando le tessere del domino in verticale una per ogni bambino che ha risposto di sì. Ha questo punto si invitano i bambini a farli riflettere su come possono quotidianamente seguire Gesù, attraverso le domande che andranno a pescare nel cesto contenente i fogli. Un bambino alla volta prende un foglietto, legge la domanda e risponde sinceramente poi insieme al gruppo si valuta la risposta. Se è una scelta positiva e quindi costruttiva per vivere secondo gli insegnamenti di Gesù il bambino posiziona un'altra tessere del domino sottolineando come ad ogni nostra scelta positiva la strada si allunga, è, cioè, un passo in più verso il cammino che ci conduce a Gesù. Se è negativa, la strada si interrompe perché fa cadere tutte le tessere già posizionate, a questo punto bisogna farli riflettere che non è un danno irreparabile, perché l'importante è prendere coscienza che una volta capito l'errore la strada si può riprendere perché Dio Padre è buono e misericordioso e pronto a perdonarci l'importante è ricominciare il cammino .

L'idea è stata fornita da chiara, ed è attiva dal 15/11/2007

8. Legati da un filo
Come ci si sente a "fidarsi" e ad affidarsi

Obiettivo: Provare il significato del "fidarsi di qualcuno" ... quali sono le emozioni che sentiamo dentro di noi ... come superare la diffidenza? La paura delle relazioni con gli altri?

Temi e valori: fiducia, affidarsi, guidare, pastore, responsabilità, affidarsi

asdf

Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: ragazzi

Occorre del filo bianco (da cucito) uno spazio ampio ed una benda per ogni ragazzo. I ragazzi si dividono a coppie un ragazzo viene bendato. L'altro diventa la sua "guida". Si pongono seduti l'uno di fronte all'altro.Il filo di circa 2mt di lunghezza viene legato ai mignoli della mano destra di entrambi.Il filo non si deve rompere ed essere sempre teso. Il ragazzo bendato deve lasciarsi guidare dall'altro. Il percorso è libero, ed inizia nel momento in cui la "guida"è pronta ad alzarsi in piedi. L'importante è "non ingarbugliarsi".
Dopo tre minuti circa ci si scambia di ruolo.
Le emozioni e le senzazioni che si hanno durante il percorso vengono riportate nel gruppo. La paura che il filo si strappi, il timore che l'altro ti faccia inciampare... la paura iniziale del "fidarsi" dell'altro.

L'idea è stata fornita da Ferrarini Manola, ed è attiva dal 27/11/2006

9. In attesa del Natale
un segno che rimane

Obiettivo: Condurre i bambini a scoprire il messaggio del Natale

Temi e valori: attesa, avvento, preparazione

asdf

Ambito pastorale: catechesi, liturgia

Destinatari: bambini, ragazzi, tutti

Per far comprendere meglio ai bambini il messaggio del Natale,abbiamo regalato loro ogni domenica d'avvento una piccola pietra (di fiume o di mare) su cui era scritta una parola. Le 4 parole formavano questo testo: DIO MANTIENE LA SUA PROMESSA. Queste pietre dovevano essere posizionate nel presepe vicino alla grotta: ovviamente la promessa di Dio veniva svelata la sera di Natale con la deposizione di Gesù Bambino.

L'idea è stata fornita da grazia salierno, ed è attiva dal 11/10/2006

10. Cammini di comunità
creare un cammino di preghiera per Avvento, Quaresima, Estate

Obiettivo: Aiutare a riflettere sulla Parola di Dio, favorire la preghiera comunitaria e la condivisione dei carisimi

Temi e valori: preghiera, carisimi, camminare insieme

asdf

Ambito pastorale: catechesi, preghiera

Destinatari: tutti

Alcuni promotori (catechisti, operatori pastorali), guidati dal parroco o persona da lui delegata, propongo un tema ed una serie di letture bibliche per un cammino di Avvento, Quaresima od estivo. Tai letture vengono poi assegnate a persone di età, cultura e sensibilità diverse all'interno della comunità. Il materiale raccolto, diventa un libretto che, distribuito alla comunità, aiuti nella preghiera ciascuno condividendo la sensibilità ed i carisimi di tutti.

L'idea è stata fornita da Comunità di S. Monica - Torino, ed è attiva dal 05/03/2006

11. Far cadere i cocci
“L’atto penitenziale”

Obiettivo: far comprendere ai ragazzi l'importanza di riconoscere i propri errori, confessandoli poi attraverso il sacramento della riconciliazione

Temi e valori: penitenza, perdono, riconciliazione, conversione

asdf

Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: bambini, ragazzi, adolescenti

• I ragazzi giocano a passarsi un cartone che contiene a loro insaputa, un vaso. E’ inevitabile che, prima o poi, il cartone cadendo rompa il vaso che rappresenta la nostra amicizia con Gesù che quando facciao il peccato si incrina. I bambini raccolgono allora i cocci e, dopo un breve esame di coscienza, scrivono su di essi i loro peccati, errori, atteggiamenti negativi.

• Si realizza una croce in creta, o si riveste una esistente, e si attaccano i cocci sulla croce quale segno che Gesù in croce ha portato tutti i nostri "cocci".

L'idea è stata fornita da Serena, ed è attiva dal 22/02/2006

12. Dio che non fa paura
Il vero timore di Dio

Obiettivo: Aiutare a comprendere che il vero timore di Dio è quello di rompere la relazione con Lui, non lasciarsi amare, non amarlo.

Temi e valori: amore, Dio, fede, fiducia, affidamento

asdf

Ambito pastorale: catechesi, preghiera

Destinatari: ragazzi, adolescenti, giovani, adulti

Al termine o durante un ritiro sull'Avvento e sul Natale predisporre una statua di Gesù Bambino il più possibile di dimensioni reali. Porlo non in una culla, ma tra le pagine di un lezionario aperto. Al momento stabilito si invita i giovani a prendere in braccio, a turno, il Gesù Bambino come se fosse reale, di carne. Invitare i ragazzi a prendere coscienza che Dio si dona così, inerme, perchè l'uomo lo possa accogliere nel suo cuore senza timori o false preoccupazioni.

L'idea è stata fornita da Luca, ed è attiva dal 01/12/2005

13. Un rosario in due
Per essere coppia anche nella preghiera

Obiettivo: Educare le giovani coppie a pregare insieme

Temi e valori: rosario, coppia, sposi, fidanzati

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Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: giovani, adulti

Durante il rinnovo delle promesse matrimoniali od al termine di un corso di preparazione al matrimonio, regalare agli sposi/fidanzati - al termine della messa o dell'incontro - una corona del rosario. Una sola per ogni coppia con l'avvertenza che: possono scambiarsela tra loro in modo che uno sappia che l'altro ha bisogno di pregare oppure possono, insieme, pregare con la stessa corona. Semplice segno ed invito ad essere una cosa sola soprattutto davanti al Signore e nelle difficoltà.

L'idea è stata fornita da don Ezio Stermieri, ed è attiva dal 25/05/2005

14. Il tavolo della cultura
Rendere disponibili giornali, riviste e libri che fanno cultura cattolica

Obiettivo: Fare cultura e promozione umana

Temi e valori: cultura, libri, giornali

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Ambito pastorale: carita

Destinatari: adulti

Al fondo della chiesa od in lugo adatto si pone un tavolino dove mettere a disposizione libri, giornali, riviste di ispirazione cattolica o comunque culturalmente validi che le persone possano prendere e tenere. Il principio è che al posto di mandare al macero libri e riviste queste possono essere donate anonimamente ed anonimamente ricevute da chi non si può permettere di acquistarle. La cultura si fa così circolare. E' necessaria la presenza di qualcuno che controlli cosa viene messo a disposizione.

L'idea è stata fornita da don Ezio Stermieri, ed è attiva dal 25/05/2005