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TESTO Commento su 1 Re 19, 19

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

XIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (26/06/2016)

Brano biblico: 1Re 19,16.19-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 9,51-62

51Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, egli prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme 52e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. 53Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. 54Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». 55Si voltò e li rimproverò. 56E si misero in cammino verso un altro villaggio.

57Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». 58E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». 59A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». 60Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». 61Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». 62Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».

«Elia, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello»
1 Re 19, 19

Come vivere questa Parola?
La vocazione è un'espressione della generatività di Dio: è la sua vitalità che egli trasmette alle creature e che le rende capaci di generare. Amore che desidera e crea. Amore che si trasmette, si fa eredità. Amore che diventa missione.
Elia è un prediletto di Dio, un profeta, uno dei più grandi. Ma è una creatura di Dio, tutta all'insegna del limite, della fragilità, della paura, della esauribilità. Pochi versetti prima di questo riportato, Elia stava gettando la spugna: "Basta Signore! Non sono migliore dei miei padri." E scappava, intimorito dalla possibile reazione del re Acab e della terribile regina Gezabele, che avevano visto morire per mano sua, 450 profeti di Baal.
Paura e coraggio, forza e debolezza si intrecciano nella sua vita come nella nostra. Ed è in questo divenire contradditorio che si svela la sua vocazione. Egli prolunga con la sua esistenza la rivelazione di Dio. Lo annuncia con tutto se stesso e nel quotidiano riformulare la sua fedeltà a Dio, Elia costruisce un patrimonio. Un bene intangibile, ma efficace. Un bene che egli potrà trasmettere al suo erede: Eliseo. Il mantello di Elia raccoglie simbolicamente questa eredità. Quel mantello che lo aveva accompagnato ed era stato testimone di un rapporto unico con Dio, gettato su Eliseo gli trasferisce quel patrimonio. Eliseo prolungherà a sua volta la vocazione di Elia, in modo originale, altrettanto generativo. Senza copiare il "padre", ma reinventando la vocazione, il mandato con tutto se stesso. Con la sua vita annuncerà Dio e gli permetterà di rivelarsi sempre più all'umanità.

Signore, rendici capaci di generare, di trasmettere ai nostri giovani il patrimonio che abbiamo ricevuto, da te, dai nostri Padri. In una reciprocità che va al di là del tempo, lo abbiamo trafficato e fatto crescere. Loro possano accoglierlo e a loro volta trasformarlo, aumentarlo, diffonderlo, lasciarlo in eredità ad altri ancora.

La voce di un teologo
Elia, il profeta e il maestro, lascia il suo "mantello" a Eliseo, il discepolo e continuatore, e scompare in cielo rapito dal carro di fuoco. È così che si compie la grande auto-sovversione: termina l'età dell'ideologia e inizia quella della vita spirituale di tutti.
(...) L'auto-sovversione è la virtù, rarissima, di mettere in discussione le proprie certezze, di non cercare nelle cose che ci accadono gli elementi che ci confermano le nostre idee, ma quelli che le negano o le sfidano. (...) Il pensiero auto-sovversivo è utile per tutti, ma è essenziale per chi ha abbracciato una fede, religiosa o laica, per chi ha aderito a una proposta grande che gli ha promesso una terra nuova. L'esercizio di auto-sovversione è la migliore prevenzione contro ogni forma di ideologia.
Luigino Bruni, Avvenire 06/02/2016

Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it

 

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