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TESTO Commento su Giovanni 8,1-11

padre Paul Devreux

V Domenica di Quaresima (Anno C) (13/03/2016)

Vangelo: Gv 8,1-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. 2Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. 3Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e 4gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». 6Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. 7Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». 8E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. 10Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». 11Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

La gente ascolta volentieri Gesù. Le autorità non lo sopportano perché loro vogliono sudditi sottomessi, mentre lui ci fa scoprire un Dio che apre i cuori alla vita e alla speranza.
Gli portano una promessa sposa, una ragazzina, scoperta in flagrante adulterio. Avrà avuto tra i dodici e i tredici anni. La pena prescritta dalla legge era la lapidazione. Di solito non veniva eseguita, ma era un modo di dire che la colpa era grave.
Cos'è la lapidazione e come funzionava in Israele? L'imputato veniva messo in una fossa e i testimoni, che si assumevano la responsabilità della condanna, gli buttavano addosso una pietra di circa cinquanta chili, che l'ammazzava. Dopo, tutti i membri della comunità, dovevano lanciare una pietra, come segno di condivisione con la sentenza. Se qualcuno si rifiutava di farlo, doveva motivarlo.
Era crudele, ma c'era di positivo il fatto che tutti dovevano assumersi una parte di responsabilità nell'esercitare la giustizia, mentre noi deleghiamo, e questo molto comodo.
Quindi dire: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra", è come dire: "Assumiti la responsabilità di questa sentenza; sei sicuro che stai facendo del bene? Che questa è la soluzione al male? Di non commettere tu un peccato facendolo? Esci dal mucchio, non sparare sentenze senza assumertene la responsabilità. Se sei sicuro che questa è la soluzione al male, lancia la prima pietra."
E bello vedere che i primi ad andarsene sono proprio gli anziani del sinedrio, cioè i giudici, quelli che hanno gli emesso tante condanne e sanno che non hanno ottenuto un granché. Gesù salva la ragazza, ma anche loro, dal commettere un'ennesima ingiustizia.
Se ne vanno ma poi si saranno chiesti:"Ma di questo passo, dove si va a finire?" Probabilmente anche per questo hanno deciso che bisognava eliminare Gesù. Per questo dico che chi ha pagato per quest'adulterio è Gesù, che prenderà su di sè anche questa colpa, questo peccato.
Anche oggi, nelle parrocchia, la lapidazione è ampliamene diffusa. Non si pratica più con le pietre, e non c'è più neanche il primo testimone, cosi che nessuno si ritiene responsabile della morte del condannato di turno. Si pratica con il pettegolezzo, con la calunnia, ed è molto efficace; ma nessuno si sente responsabile di questi morti. Ebbene neanche a noi Gesù ci condanna, ma anche a noi dice, dopo essersi chinato per terra, per darci la possibilità di riflettere a mente fredda: "Se sei senza peccato scaglia la prima pietra." Pensiamoci bene prima di sparare sentenze che fanno male, perché poi al Signore servono anni di Passione e di lavoro per rimediare ai danni che facciamo!
Signore grazie per tutte le volte che, con il tuo intervento pieno di amore, riesci a risuscitare qualcuno che noi abbiamo ucciso, e per tutte le volte che tu ci guarisci dalle pietre che abbiamo ricevuto.

 

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