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TESTO Gv 10, 11-18

padre Paul Devreux

IV Domenica di Pasqua (Anno B) (14/05/2000)

Vangelo: Gv 10,11-18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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11Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. 12Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; 13perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.

14Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. 17Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. 18Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

Gesù ci dice: "Io sono il Buon Pastore".

Scoprire che questo è vero e che ciò corrisponde al mio bisogno, non è scontato: come scoprirlo?

Siamo nell'ordine del dono, ma posso fare la mia parte: pregando, chiedendo aiuto al Signore e stando molto attento alle sue risposte. Contemplare l'opera di Dio nella mia vita e la sua provvidenza continua, mi aiuta ad andare avanti ogni giorno. Io mi accorgo che continuamente il Signore si prende cura dei miei bisogni, magari giusto per farmi l'occhiolino e ricordarmi che c'è e che mi vuole bene. Questo è bellissimo.

Ciò che distingue l'amore umano da quello di Dio è la gratuità.

Io sono fondamentalmente un mercenario. Onestamente vedo che non sono capace di fare un gesto gratuito. Sono capace di fare grandi sacrifici, ma ho sempre il mio tornaconto. Ritengo che sia un dono rendersene conto, perché così distinguo meglio l'amore che ricevo da Dio, da quello umano; e vedendolo posso ringraziarlo. Anche questo è un dono.
Dio, in Gesù, ci ama fino alla morte in croce.

Signore donami di accogliere la tua proposta di farmi da Pastore.

Liberami dalla paura di perdere la mia autonomia nell'ascoltarti.

Donami di scoprire che l'unico che ci rimette in questo rapporto, sei Tu; io ho solo da guadagnarci.

 

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