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TESTO Commento su Rm 5,15

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

XII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (22/06/2008)

Brano biblico: Rm 5,15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 10,26-33

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: 26Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. 27Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. 28E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. 29Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. 30Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!

32Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 33chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.

Dalla Parola del giorno

"Il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo morirono tutti, molto più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti gli uomini."

Come vivere questa Parola?

In quel piccolo compendio di teologia sul peccato e sulla grazia che è la lettera di San Paolo ai Romani, si trova questa pericope: una vera perla.

Infatti l'autore sacro ha proclamato che la morte è entrata nel mondo non solo a causa del peccato di Adamo ma perché "tutti gli uomini hanno peccato". Ma – attenzione – pur essendo caduto, Adamo è stato "figura di colui che doveva venire", cioè dell'uomo per eccellenza: quel Gesù la cui divina umanità è profezia e sorgente di grazia per noi che siamo chiamati a realizzare non una vita solo umano-terrena, ma una vita umano-divinizzata. Ecco perché San Paolo dice che "il dono di grazia non è come la caduta".

La caduta ha causato un gran guasto; ma la grazia di Dio e il dono che ne viene di continuo a noi tramite Gesù, è di gran lunga più forte. È un influsso rigeneratore che si versa "in abbondanza su tutti gli uomini".

Oggi, nel mio rientro al cuore, 'nuoto', per così dire, in questa grande certezza. Sì, la grazia che Gesù mi ha ottenuto con la sua passione morte e resurrezione è un mare sanante e beatificante: "Dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia" (S.Paolo).

Signore, quando la smetterò di vedere nero nella mia vita e in quella del mondo? Ciò che più conta è la tua potenza di grazia e salvezza.

La voce di un padre della Chiesa

Cristo ha sommerso l'universo con flutti divini e santificanti. Egli fa scaturire per gli assetati una sorgente d'acqua viva, che zampilla dalla ferita che la lancia ha aperto nel suo costato.
Origene

 

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